Domande senza risposte: la mancanza di rispetto di alcuni «politici»

AMMINISTRATIVE. Il dovere di un amministratore e di un aspirante rappresentante delle istituzioni è quello di dare conto ai cittadini del proprio operato. La pessima abitudine degli ultimi tempi è quella di non rispondere alle domande dei giornalisti. E noi riproponiamo i nostri quesiti.

Domande senza risposte: la mancanza di rispetto di alcuni «politici»

Non hanno rispetto per i propri elettori. Parlano per slogan, per annunci, per proclami. Molte volte a vanvera. Utilizzano parole vuote, banali, senza senso. Non rispondono al telefono e se lo fanno dimostrano tutta la loro arroganza.

Ma di chi stiamo parlando?

Di una parte di classe dirigente che in questo Paese pensa di essere superiore a tutti gli altri. Lo stesso ragionamento vale per alcuni candidati che si sentono infastiditi da alcune questioni che riguardano le loro storie personali. In questa democrazia, o meglio in questa parvenza di democrazia, dove succede di tutto e il contrario di tutto, capita pure che sul proprio percorso ci si trovi di fronte a persone che non hanno paura di porre semplici domande.

Noi lo facciamo ogni giorno e con tutti. Molti fanno finta di nulla, molti fanno finta di non vedere e di non sentire. Molti ci mandano a quel paese (dove dovrebbero andarci loro). E molti si sfogano sui social dopo l'uscita dei nostri articoli, da dove minacciano, deridono, commentano. Operazioni vuote e insignificanti. Gli stessi soggetti, con la solita arroganza, si credono migliori degli altri. Non rispondono al telefono e poi scrivono.

Scrivete anche a noi, siamo disponibili a pubblicare le vostre esternazioni che non hanno nè capo e nè coda. Ovviamente ci riferiamo ai vostri post. A ciò che pubblicate. Voi dovete dare conto del vostro operato. Altrimenti dovete fare altro nella vita, la politica (quella con la P maiuscola) non ha certo bisogno del vostro misero contributo.

Abbiamo sollevato, nei giorni scorsi, questioni serie relative alla campagna elettorale che si sta svolgendo a Somma Vesuviana, per le prossime amministrative. Abbiamo telefonato agli esponenti della politica locale, legati al Movimento 5 Stelle.

Perchè ne nominiamo solo uno di partito politico? Perchè "loro" volevano fare la rivoluzione, volevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno. Ed oggi?

Perchè l'Onorevolde dei 5 Stelle, Gianfranco Di Sarno, non risponde alle nostre domande. Per la verità non risponde nemmeno alle nostre telefonate.

Questa è la rivoluzione?

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L'onorevole ha informato Di Maio (attuale ministro degli Esteri) di questa situazione imbarazzante? L'onorevole ha informato l'ex presidente del consiglio Conte delle alleanze politiche per questa competizione elettorale? Ha informato dei parenti dei malavitosi che sono candidati nelle liste e dell'appoggio di alcuni pregiudicati verso alcuni candidati?

Ma quando Di Maio e Conte vanno in giro si informano delle situazioni che accadono sui territori dove fanno la loro campagna elettorale?   

Noi non lo sappiamo. Ma siamo consapevoli di una situazione imbarazzante per un partito che sta perdendo il consenso giorno dopo giorno

Proprio ieri abbiamo ripreso le esternazioni fatte dall'assessore uscente del Comune di Somma Vesuviana.

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Ancora non abbiamo avuto il piacere di conoscere le risposte alle nostre domande. Restiamo ottimisti.

 

 

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