Rinviata l’udienza sui lavori pubblici effettuati dalla camorra

«In data 7 gennaio – spiega il Gup – l’avvocato che difende le posizioni di Vuolo Mario e Pasquale, Esposito e Cardone ha fatto pervenire una istanza di rinvio perché impegnato nella trattazione di un procedimento davanti al Tribunale di sorveglianza di Napoli, nonché in un’altra udienza preliminare, sempre a Napoli, rappresentando di essere l’unico difensore». Un rinvio per legittimo impedimento.

Rinviata l’udienza sui lavori pubblici effettuati dalla camorra

ROMA. Ci risiamo. Non sembra esserci una soluzione per l’udienza fissata davanti al Gup presso il Tribunale di Roma. Anche l’appuntamento di questa mattina ha visto vincere la strategia difensiva attuata da uno dei legali degli imputati. I Vuolo, Mario e Pasquale, padre e figlio, entrambi detenuti, non vogliono proprio saperne di entrare nelle gabbie del tribunale romano.

«In data 7 gennaio – spiega il Gup – l’avvocato che difende le posizioni di Vuolo Mario e Pasquale, Esposito e Cardone ha fatto pervenire una istanza di rinvio perché impegnato nella trattazione di un procedimento davanti al Tribunale di sorveglianza di Napoli, nonché in un’altra udienza preliminare, sempre a Napoli, rappresentando di essere l’unico difensore». Un rinvio per legittimo impedimento. «Io quello che dovevo fare nella scorsa udienza l’ho fatto – ha proseguito il giudice -, con separato provvedimento. Prendo atto, siamo nei limiti delle facoltà».

In aula la presenza del testimone di giustizia Gennaro Ciliberto si fa sentire, i suoi occhi parlano. Trasmettono angoscia, paura. Il testimone, che ha denunciato gli appalti e i subappalti affidati agli imprenditori vicini ai clan di camorra, non nasconde la sua angoscia. La sua frustrazione. I fatti gravissimi riportati nelle carte processuali, che vedono imputati anche dirigenti di diverse società anche quotate in borsa, come Autostrade per l’Italia, a chi fanno paura? Si vuole arrivare alla prescrizione? Si temono nuovi stralci per nuovi procedimenti giudiziari? Perché la verità non può venire fuori? Il giudice è stato chiaro. Ogni giovedì sarà fissata una nuova udienza. Il prossimo appuntamento è previsto per giovedì 16 gennaio 2020.     

Red