PAN Riserva Regionale Punta Aderci: dopo due mesi nessuna risposta

VASTO. Ormai due mesi fa abbiamo inviato richiesta di accesso civico sulla redazione del nuovo Piano di Assetto Naturalistico della Riserva Regionale di Punta Aderci. Dopo un sollecito, l’intervento del Difensore Civico Regionale e una diffida il silenzio continua.

PAN Riserva Regionale Punta Aderci: dopo due mesi nessuna risposta
Risposta Difensore Civico Regionale

La stampa ha il dovere di informare, di scrivere notizie e pubblicare, di far conoscere ai lettori. Ogni giorno cerchiamo di riportare notizie, denunce, riflessioni, testimonianze per perseguire quest’obiettivo. Ogni giorno ma non oggi. Perché quest’articolo non riporterà una notizia, non leggerete informazioni. Per la seconda volta in pochi mesi.

Qualcuno disse tanti anni fa che la storia si ripete sempre due volte. A Gennaio scorso ci siamo attivati confidando nella classica eccezione alla regola. Non è stato così. Ci troviamo quindi costretti, ancora una volta dopo il precedente dell’anno scorso, a raccontare di un accesso civico generalizzato rimasto inevaso, senza risposta, caduto nel silenzio dei corridoi e delle stanze di Palazzo di Città a Vasto. L’anno scorso dopo l’intervento del Difensore Civico Regionale l’accesso civico ebbe finalmente risposta. Quest’anno non è accaduto.

Ripercorriamo doverosamente le tappe di questa nuova vicenda che ci lascia sbigottiti e attoniti. Come abbiamo riportato in vari articoli il dibattito politico è animato, ormai da moltissimo tempo, dall’iter per la modifica del Piano di Assetto Naturalistico (PAN) della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci. Un dibattito approdato in Consiglio Comunale solo dopo un’interrogazione promossa dal gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle, all’opposizione della giunta Menna la cui assessora all’ambiente è Paola Cianci. Approdata nella massima assise comunale con Rifondazione Comunista, rieletta con SI per Vasto (locale espressione all’epoca di Sinistra Ecologia e Libertà) e oggi rappresentante di Articolo1 in giunta. Articolo1 non più presente in consiglio dopo che Marco Marra dopo lo stesso percorso di Cianci è diventato il capogruppo del Partito Democratico.

Dibattito quello sulla modifica del PAN della Riserva di Punta Aderci con un convitato di pietra, un’entità ancora sconosciuta al grande pubblico: il suo contenuto. Dopo aver riportato le posizioni del Forum Civico Ecologista, che ha cercato di portare nel merito la discussione, e l’uscita dal Tavolo per l’Ambiente di otto associazioni anche per la mancata condivisione dell’iter di modifica del PAN, a gennaio abbiamo provato a richiedere informazioni, notizie e documenti presso l’opportuna sede. Ovvero il Comune di Vasto. In data 11 gennaio abbiamo inviato accesso civico generalizzato per chiedere visione ed estrazione della documentazione relativa. Come da email di ricevuta il nostro accesso civico è giunto presso la casella di posta elettronica certificata alle ore 20.05.33 dello stesso giorno. Una nuova email di ricevuta comunica che l’accesso civico è stato protocollato con numero 1635 in data 12 gennaio ed inviato all’ufficio di segreteria del sindaco, all’assessora Paola Cianci e al responsabile del Servizio Parchi – Riserve e Demanio, ufficio Ambiente Ecologia e Sanità Stefano Monteferrante. Il 9 febbraio, in totale assenza di riscontri da parte degli uffici e dall’amministrazione comunale, abbiamo inviato un sollecito via PEC. Protocollato il giorno successivo con numero 7629. Nonostante questa seconda missiva nessuna risposta.

Scaduti i termini di legge abbiamo atteso, invano, ancora ulteriori giorni e solo il 16 febbraio abbiamo inviato – ripetendo lo stesso copione dell’anno scorso – segnalazione al Difensore Civico Regionale. Questo uno stralcio della risposta del 24 febbraio, inviata dal Difensore Civico al sindaco di Vasto Menna, all’assessora Cianci e agli uffici comunali a cui ci eravamo rivolti:

Si ricorda in proposito che codesto Ente è tenuto ad assumere, entro 30 giorni dalla richiesta, un provvedimento espresso.

Si rammenta inoltre, che secondo le previsioni dell'art. 46 del citato D.Lgs., l'inadempimento degli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente e il rifiuto, il differimento e la limitazione dell'accesso civico, al di fuori delle ipotesi previste dall'articolo 5-bis, costituiscono elemento di valutazione negativa della responsabilità dirigenziale a cui applicare la sanzione di cui all'articolo 47, comma 1-bis, ed eventuale causa di responsabilità per danno all'immagine dell'amministrazione, valutata ai fini della corresponsione della retribuzione di risultato e del trattamento accessorio collegato alla performance individuale dei responsabili.

Ai fini citati ed ai sensi dell'art. 5.2 della Circolare n. 2/2017 del Ministero per la Semplificazione, incombe sul Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza l'obbligo di segnalare i casi di inosservanza del termine, in relazione alla gravità ed alla reiterazione dei medesimi, sia all'Ufficio di Disciplina che al vertice dell'Amministrazione e agli organi cui compete la valutazione della dirigenza e delle performance individuali. Si invita, pertanto, a provvedere dandone assicurazione a questo Ufficio.

Intervento del Difensore Civico che, al contrario dell’anno scorso, ad oggi è caduto nel vuoto. Dopo oltre una settimana da quest’intervento l’8 marzo è stata inviata, dall’avvocato Tomeo, formale diffida ad ottemperare entro 3 giorni dal ricevimento della stessa. Diffida protocollata, come da email di ricevuta giunta via PEC, con numero 13493 il 9 marzo. Tre giorni dopo nessun riscontro, nessuna risposta da parte del Comune di Vasto.

La normativa italiana ed europea prevede la massima trasparenza, partecipazione e conoscenza da parte dei cittadini. La documentazione in materia ambientale, già prima della legge sull’accesso civico generalizzato, era l’unica per la quale non è previsto che il cittadino dovesse motivare un accesso agli atti. La legislazione prevede la massima pubblicità e partecipazione nella stesura e modifica di piani in materia ambientale. Dall’inizio alla conclusione dell’iter. Anno Domini 2021, dopo anni di tentativi di dibattiti pubblici stimolati da associazioni e cittadini, questo accade per la redazione dello strumento di tutela e regolamento più importante di una Riserva Naturale Regionale.   

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