Punta Aderci, oltre servizi e fruizione turistica non esiste Riserva a Palazzo di Città?

VASTO. Il 15 giugno il sindaco Menna e l’assessora all’ambiente Cianci hanno annunciato nuovi lavori sulla spiaggia di Punta Penna. Parole che confermano la centralità della concezione turistica della spiaggia nel cuore della Riserva ferita dal maxi incendio dell’agosto scorso. E il PAN è nuovamente sparito dall’orizzonte politico.

Punta Aderci, oltre servizi e fruizione turistica non esiste Riserva a Palazzo di Città?
fonte: pagina facebook Comune di Vasto

L'inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n'è uno, è quello che è già qui, l'inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l'inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio”. (Italo Calvino, Le città invisibili)

 Fuoco e fiamme che tutto distruggono e cancellano. È questa l’immagine più comune dell’inferno e si scatenò un incendio infernale a fine agosto scorso nel cuore di Punta Aderci, un angolo di paradiso naturale e di bellezza nel cuore della costa teatina e del territorio vastese. Se ci sono ancora paradisi da cercare, riconoscere, far durare e dargli spazio è sicuramente Punta Aderci. Tutta anche se, come varie volte abbiamo sottolineato nei mesi scorsi, nella concezione pubblica e politica l’orizzonte si restringe sempre più. Si parla e scrive della Riserva ma, alla fine, si guarda alla spiaggia di Punta Penna. Esaltandosi per l’incremento esponenziale dei turisti e le copertine della stampa nazionale ed internazionale. Eppure basterebbe attraversarla per qualche ora, cercare informazioni anche solo sul web per poter riconoscere ed innamorarsi di un immenso scrigno ecologico, naturalistico dalla bellezza mozzafiato.

Nei mesi scorsi, a partire dalla risposta in consiglio comunale all’interrogazione della consigliera 5 Stelle Dina Carinci sulla redazione del nuovo Piano di Assetto Naturalistico (PAN) della Riserva, la fruizione e i servizi turistici sono apparsi decisamente al centro dell’interesse e delle azioni anche in relazione al nuovo Piano di Assetto Naturalistico. Ovvero quello che si potrebbe definire il Piano Regolatore di una Riserva, il più potente e formidabile strumento di tutela, difesa e valorizzazione di una Riserva Naturale. Il nostro ultimo articolo sulla redazione del nuovo PAN è datato 29 maggio, l’ultimo in cui abbiamo avuto la possibilità di raccontare il «dibattito» (le virgolette non sono certamente casuali o un errore di battitura) è del 9 febbraio. Oltre quattro mesi fa. Si è finalmente parlato, anche nella massima assise cittadina, del nuovo PAN e del suo contenuto tra dicembre e gennaio – anni dopo le prime volte in cui mezze parole e voci dal sen fuggito sono iniziate a circolare – solo dopo l’interrogazione presentata dalla consigliera 5 Stelle Dina Carinci.

La legislazione europea e italiana prevederebbe la massima partecipazione e trasparenza, il coinvolgimento in ogni fase dei cosiddetti «portatori d’interesse» e della cittadinanza tutta. E, nonostante a settembre nell’Aula Vennitti era stato annunciato un appuntamento pubblico entro il mese successivo, nonostante quanto ribadito durante il consiglio comunale di fine dicembre, nonostante i tanti temi che sarebbero sul tavolo, da oltre 4 mesi persino il PAN è sparito dall’orizzonte pubblico e politico cittadino. Nessuna notizia e nessuna informazione. E, come abbiamo riportato anche nell’ultimo articolo, lì dove sarebbero previsti partecipazione e pubblicità massimi per poter visionare documenti abbiamo dovuto (con qualche «difficoltà» e lunga attesa) presentare un accesso civico generalizzato.

In questi mesi le ultime volte in cui si è parlati della Riserva, ovvero ancora una volta della spiaggia, sono stati un set fotografico - che ha scatenato forti polemiche e su cui incombe la possibilità di violazioni delle prescrizioni previste per l’organizzazione, nonostante sarebbe stata prevista la sorveglianza del rispetto da parte dei gestori della Riserva stessa – la proroga di un anno dell’attuale gestione in attesa che il nuovo bando (dopo 9 anni di scadenza!) completi l’iter di aggiudicazione e alcuni lavori. Annunciati il 15 giugno con un comunicato stampa dal sindaco pro tempore Francesco Menna e dall’assessora all’ambiente Paola Cianci.

«L’Amministrazione Comunale in questi anni ha lavorato per incrementare i servizi in favore della Riserva di Punta Aderci compatibili con la tutela ambientale. Questi interventi si sono resi necessari visto l’incremento notevole di fruitori dell’area protetta registrato negli ultimi anni – hanno dichiarato i due amministratori - Il nostro impegno in questi anni di mandato amministrativo - concludono sindaco e assessore - è andato nella direzione di rendere la Riserva dotata di servizi adeguati per i fruitori investendo tra le altre cose sull’ampliamento della rete sentieristica per le bike ed il trekking, sul parcheggio di bici, moto e auto e sulla navetta elettrica per l’accesso alla spiaggia di Punta Aderci». Incremento notevole dei fruitori, rendere la Riserva dotata di servizi adeguati, ampliamento di sentieri, parcheggi e navetta elettrica. Si conferma quanto abbiamo evidenziato nei mesi varie volte e sottolineato all’inizio di quest’articolo. Riponiamo quindi la domanda già posta diverso tempo: la Riserva Naturale è Riserva Turistica attrezzata? Extra turismam nulla salus adattando, con maccheronico latino di cui chiediamo venìa ai suoi cultori ortodossi, il monito della Chiesa cattolica preconciliare? Il simbolo della Riserva Naturale Regionale di Punta Aderci è il fratino che, come rilevano e sottolineano i volontari del Gruppo Fratino Vasto, non vi nidifica più da dieci anni. È stato mai posto, oltre che appunto dai volontari, il tema? Qualcuno se ne è reso conto mentre si pongono al centro fruizione e cartoline turistiche? 

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