Sanità Molise, la barzelletta continua...

DIMISSIONI CONGELATE. Ecco come lotta Toma. Con le parole. Inutili e senza senso. Le dimissioni non sono arrivate. Ma non ci voleva la zingara per capire il bluff.

Sanità Molise, la barzelletta continua...

La sceneggiata della sanità molisana continua. "Colpo di scena" ha scritto qualcuno. Lo sGoverantore del Molise, Donato Toma, dopo una conferenza stampa in pompa magna, si è autocongelato. Sabato scorso aveva attaccato il Governo nazionale annunciando le dimissioni da commissario.   

"Lunedì mattina protocollerò le mie dimissioni al Governo e ai ministeri della Salute e dell'Economia. Basta fare il Commissario per dare l'estrema unzione alla sanità molisana, preferisco invece lottare da presidente per la sua resurrezione".

Ecco come lotta Toma. Con le parole. Inutili e senza senso. Le dimissioni non sono arrivate. Ma non ci voleva la zingara per capire il bluff. E' sempre Toma che parla di "estrema unzione della sanità molisana". E' bastato un giorno per la resurrezione annunciata? 

"Ho lavorato a testa alta, schiena dritta e mani libere, ho subito calunnie, delegittimazioni e minacce, ho toccato cose che non dovevo toccare e sono consapevole che pagherò per questo un prezzo politico molto alto".

Ha toccato cose che non doveva toccare? Ha sicuramente toccato le mani sporche di chi - in questi ultimi anni - ha distrutto la sanità regionale. E anche Toma è responsabile - insieme ad altri (Iorio e Frattura) di questo sfascio sanitario. Checche ne dica lo sGovernatore.    

"Un accordo al quale io non ho partecipato, al quale non ho dato il mio assenso, sottoscritto da chi non ne aveva legittimità e in contrasto con un decreto commissariale precedente. Anche sui privati il governo non è voluto intervenire per trovare soluzioni migliorative. Torno quindi al mio ruolo politico e andrò a Roma da presidente a difendere le ragioni della sanità molisana".

Dopo la telefonata con il Governo è rientrato l'allarme. Ora chi difenderà la sanità molisana? Sempre lui, sempre Toma, sempre l'attuale sGovernatore? Che culo, molisani. Il ritorno di Toma, le sue dimissioni congelate sono una manna per questa Regione. 

"Al tavolo tecnico per la verifica del piano di rientro dal deficit ho trovato da parte dei ministeri una inflessibilità che non si ferma davanti a niente. Ieri ci sono stati negati 300mila euro per il 118 e io sarò costretto a cancellare altre due postazioni sul territorio"

Parole vuote, parole al vento. Spot. Spudorata propaganda per la prossima campagna elettorale. Toma può stare tranquillo. Sarà sicuramente ri-eletto. Per la gioia di molisani e per la distruzione definitiva della sanità pubblica

"Il vice Giacomo Papa è stato costretto a dimettersi e per la nomina del nuovo, Marco Bonamico, non sono stato nemmeno sentito".

Una vera e propria dichiarazione di guerra. Lampo. Terminata prima di iniziare. E come per Il Gattopardo tutto rimane come prima. Non cambia mai un cazzo in questa Regione. Questa gente cambia il colore delle giacche. Ma son sempre loro a gestire la cosa pubblica. Non si rendono conto che hanno distrutto una Regione.  

 

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