Danni collaterali

LO SGOVERNATORE DEL MOLISE COLPISCE ANCORA. Il peggiore presidente della Regione Molise (ha superato, addirittura, i pessimi Iorio e Frattura) è a conoscenza della storia personale e politica di Silvio Berlusconi? O parla a vanvera?

Danni collaterali
Donato Toma, lo sGovernatore del Molise

Ce lo meritiamo Donato Toma sGovernatore del Molise. Ce lo meritiamo tutto. Dopo i guai causati dalla sua non gestione politica, dopo le brutte figure nazionali è arrivata anche la ciliegina sulla torta. Lo sGovernatore è diventato anche un "grande elettore". La politica di oggi è ridotta anche a questo. Un soggetto (politico) incapace che voterà un soggetto pericoloso ed oscuro. Due personaggetti perfetti in questo ruolo.  

«È un grande onore essere stato designato dalla maggioranza in Consiglio Regionale, insieme al Presidente Micone, per votare il prossimo Presidente della Repubblica. Il centrodestra farà squadra con tutti gli altri Grandi Elettori, e sono certo che i tempi sono maturi per esprimere un Presidente che provenga da questa tradizione politica. Per me il Presidente Silvio Berlusconi sarebbe perfetto in questo ruolo.»

Senza alcuna vergogna. Non bastavano i danni causati in Regione. Lo sGovernatore Toma ha deciso di allargare la sua azione dannosa anche a livello nazionale. «Sarebbe perfetto in questo ruolo...» scrive mostrando il suo sorrisino. Ma non c'è proprio nulla da ridere.

Perfetto in quale ruolo? Il peggiore presidente della Regione Molise (ha superato, addirittura, i pessimi Iorio e Frattura) è a conoscenza della storia personale e politica di Silvio Berlusconi? O parla a vanvera? 

E' mai possibile in questo Paese continuare ad affidarsi ad un soggetto condannato per frode fiscale? Mettiamo da parte il famoso "bunga bunga" e la faccenda vergognosa (ripresa da altri servi sciocchi presenti nelle Istituzioni di questo Paese) della "nipote di Mubarak".

Ci troviamo di fronte ad un soggetto (Silvio Berlusconi) con un passato e un presente torbido. Il suo amico Dell'Utri, per fare un piccolo esempio, (il co-fondatore del suo partito politico) è stato condannato definitivamente per concorso esterno in associazione mafiosa. 

Lo sGovernatore, che dovrebbe vergognarsi per queste parole, è a conoscenza dei rapporti con Cosa nostra, con la P2, con boss mafiosi? (Altro esempio: il mafioso Vittorio Mangano, lo stalliere senza cavalli di Arcore). 

Ecco, siamo governati da personaggi che credono di usare le parole a loro piacimento. Ma le parole sono importanti, restano e dovrebbero far vergognare chi le pronuncia (o le scrive sulla sua bacheca Facebook).

Il 22 maggio scorso (per l'anniversario della strage di Capaci del 23 maggio 1992, dove perse la vita il giudice Giovanni Falcone insieme a sua moglie e alla sua scorta) lo sGovernatore scrive (ancora si può leggere):

E' normale tutto questo? Il 22 maggio si celebrano le vittime delle mafie e qualche mese dopo si indica Berlusconi come Presidente della Repubblica. Ma non è tutto. Lo stesso falso concetto (queste giornate sono diventate, ormai, una passerella per mettersi in mostra) viene utilizzato per l'altro anniversario: la strage di via d'Amelio, 19 luglio 1992 (dove perse la vita il giudice Paolo Borsellino insieme alla sua scorta):

 

In questo ultimo post Toma si supera e inserisce anche il tricolore, simbolo della Repubblica. La stessa Repubblica che vorrebbe far rappresentare dal peggiore. Siamo ridotti a questo.  

Su Berlusconi e sulla possibilità (remota) di diventare Capo dello Stato, rappresentante dell'Unità nazionale, capo delle forze armate, del CSM (con la possibilità di concedere grazie e commutare pene) abbiamo espresso la nostra opinione (attraverso i fatti) e continueremo a farlo nei prossimi giorni. Abbiamo deciso, come pochi altri organi di informazione, di intraprendere questa campagna ("NO B. al Colle") per scongiurare questa assurda possibilità. Questa definitiva deriva democratica

In questo Paese, senza memoria e senza vergogna, dobbiamo sempre aspettarci il peggio. Ed il peggio, oggi (come ieri), è ben rappresentato.

Il problema non è affatto Toma (o il galeotto di Arcore). Il problema riguarda i molisani (e gli italiani) che continuano a dare fiducia a questi personaggetti. Lo sGovernatore è stato votato dagli elettori. Berlusconi, indipendentemente dalle stronzate che si continuano a dire, è supportato dagli italiani (ancora in larga parte).

Ecco perchè ce li meritiamo tutti. Ecco perchè ce lo meritiamo tutto!

 

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IL PAESE SENZA MEMORIA e SENZA VERGOGNA. Il Caimano torna di moda. Nel Paese orribilmente sporco arrivano proposte scellerate da parte di personaggi scellerati: non vedevano l’ora di riabilitare l’ex Cavaliere di Arcore. Una rovina per questo Paese, altro che statista. Quando ci libereremo politicamente di questi personaggi? Quando potremo chiudere una parentesi trentennale vergognosa? È un Paese alla rovescia: gli onesti diventano delinquenti e i delinquenti continuano a passare per martiri.