Somma Vesuviana: continua la nostra inchiesta sui candidati parenti di camorristi già condannati
Avremmo voluto ascoltare la loro voce e chiedergli il perché non hanno mai preso le distanze dalla camorra. Una camorra, come scrive la DIA nella sua ultima relazione, viva e vegeta ed i nomi dei clan appartengono ai D'Avino alias o Bersagliere, che vede la nipote Giordano Antonella candidata nella lista Somma 4.0. Poi c'è il clan D'Atri, riconducibile al pregiudicato D'Atri Eugenio (condannato all'ergastolo per il duplice omicidio Liguori-Tafuro, vittime innocenti della camorra). Proprio la cognata di D'Atri Eugenio, certa Imma Grumino, risulta candidata nella lista Europa Verde.
Anche se i cognomi sono diversi da quelli di chi è stato già condannato per reati di camorra, risultano candidati come abbiamo già scritto dei parenti degli stessi pregiudicati.
Precisiamo sempre che questi candidati sono incensurati ma, a pochi giorni dalle elezioni amministrative a Somma Vesuviana, il silenzio vince e nessuno dei candidati ha mai voluto rispondere alle nostre domande. Si sono limitati a dei post su Facebook.
Avremmo voluto ascoltare la loro voce e chiedergli il perché, ma non hanno mai preso le distanze dalla camorra.
Una camorra, come scrive la DIA nella sua ultima relazione, che a Somma Vesuviana è viva e vegeta ed i nomi dei clan appartengono ai D'Avino alias o Bersagliere, che vede la nipote Giordano Antonella candidata nella lista Somma 4.0. Poi c'è il clan D'Atri, riconducibile al pregiudicato D'Atri Eugenio (condannato all'ergastolo per il duplice omicidio Liguori-Tafuro, vittime innocenti della camorra).
Proprio la cognata di D'Atri Eugenio, certa Imma Grumiro, risulta candidata nella lista Europa Verde. Anche a lei abbiamo contattato, ha risposto - come tutti gli altri - con dei post su Facebook. A noi non basta.
Ma non finisce qui. Il capo lista del M5s è Esposito Daniele, nipote del defunto Porricelli alias sette pistole, già condannato poiché sodale al clan D'Avino Fiore. Esposito Daniele è anche nipote di Antonino Porricelli, già condannato insieme alla consorte per reati di camorra e il fratello di Anfonino, di nome Luigi fu tratto in arresto in una inchiesta insieme a vari soggetti. Questi personaggi erano dediti alle rapine dei blindati portavalori.
I sette pistole hanno svolto per anni l'attività di movimento terra e costruzioni, tanto che il padre di Esposito Daniele, all'anagrafe Tommaso Esposito (svolge anche lui l'attività di costruttore) è destinatario di un'ordinanza per abusi edilizi sul territorio di Somma Vesuviana. Anche un'altro Porricelli, sempre zio del candidato, è destinatario - insieme ad Esposito Tommaso - di una denuncia con relativo sequestro per la realizzazione di più opere abusive sul territorio di Somma Vesuviana.
Ma come ricordiamo sempre, noi facciamo informazione e ci atteniamo ai fatti. Ed è proprio di qualche ora fa la notizia che la compagna convivente di D'Avino Giovanni, figlio dell'ex boss di camorra poi diventato collaboratore di giustizia, sia candidata nella lista Primavera Sommese.
Lo ribadiamo ancora una volta: anche la signora Annunziata risulta essere incesurata.
Chi è D'Avino Giovanni?
Primogenito di Fiore D'Avino, boss indiscusso di camorra con il fratello Luigi negli anni Ottanta, capo clan in sodalizio con il boss Carmine Alfieri e con i fratelli Russo che oggi sono detenuti ed accusati di omicidi e di essere a capo di un sodalizio criminale sull'area Nolana.
Oggi le dichiarazioni di sfogo del collaboratore di giustizia D'Avino Fiore tornano di attualità, poiché lo stesso dopo essersi visto confiscato un immobile a Somma Vesuviana, immobile poi affidato al comune di Somma Vesuviana dove putroppo da anni resta chiuso.
Per approfondire:
Somma Vesuviana: a che punto siamo con il bene confiscato a D’Avino?
Quell'esternazione del collaboratore di giustizia D'Avino Fiore fece il giro dei social, lo stesso pentito accusava alcuni politici di Somma Vesuviana di essere stati al servizio della camorra e che quando lui era boss a Somma Vesuviana la politica era vicino ad ambienti camorristi. Affermazioni gravi se si pensa che a Somma Vesuviana ci sono stati morti ammazzati e anche un bambino ucciso proprio dai clan di camorra per dimostrare la loro supremazia.
A Somma Vesuviana vive da anni Giovanni D'Avino che, da quando il padre è uscito dallo speciale programma di protezione, è ritornato in località di origine, insieme alla sorella. Certamente gli organi di polizia avranno ben valutato il ritorno dei figli di Fiore D'Avino che sono incensurati e, quindi, non hanno limitazioni. Mentre il padre sconta una condanna ai domiciliari in altra località con fine pena nel 2032. Liberazione prevista tra dieci anni.
D'Avino Giovanni vive stabilmente con la candidata Annunziata. Lo stesso, per mesi, ha collaborato con un ristoratore di Somma Vesuviana. Una vita tranquilla e modesta quella di Giovanni D'Avino. Ha scelto di vivere a Somma Vesuviana e, da oggi, sappiamo che la sua compagna ha deciso - legittimamente - di mettersi in gioco, candidandosi alla carica di consigliere comunale per le prossime elezioni amministrative del 12 giugno 2022.
ALLE ORE 18:45 L'INTERVISTA A CRESCENZO DE FALCO (promotore Lista "Primavera Sommese")
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Ancora non abbiamo avuto il piacere di conoscere le risposte alle nostre domande. Restiamo ottimisti.
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