Berlusconi: un’offesa alla dignità della Repubblica

Mentre l’opinione pubblica si polarizza su gli opposti poli (legalisti e servilisti), mentre la politica si lancia in argomentazioni cabalistiche finalmente tre ex Presidenti della Corte Costituzionale Zagrebelsky, Silvestri e Onida hanno sottoscritto l’appello della Fondazione Basso e legittimamente condannata la candidatura di Berlusconi al Quirinale.

Berlusconi: un’offesa alla dignità della Repubblica

“Riteniamo un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani il fatto che venga candidato a Presidente della Repubblica.

Il Presidente della Repubblica deve essere espressione dell”unità nazionale, come richiede l’articolo 87, primo comma della Costituzione. È garante di questa Costituzione e deve assicurare fedeltà ad essa come impone l’articolo 91. L’ufficio di Presidente della Repubblica è incompatibile con qualsiasi altra carica, come è preteso dall’articolo 84, secondo comma. Egli presiede il Consiglio superiore della magistratura a garanzia dell’autonomia e indipendenza dell’ordine della magistratura da qualsiasi altro potere, come è scritto negli articoli 87 e 104.

Silvio Berlusconi, protagonista di uno scontro che per lunghi anni ha diviso il nostro Paese, già esponente della loggia P2 che aveva come fine l’instaurazione in Italia di un’altra Repubblica, titolare tuttora di un vistoso conflitto di interessi, condannato per gravi reati, prosciolto per prescrizione da delitti di corruzione e tuttora imputato in procedimenti penali, non ha i requisiti per poter svolgere le funzioni di Capo dello Stato. Riteniamo pertanto un’offesa alla dignità della Repubblica e di milioni di cittadini italiani il fatto che venga candidato a Presidente della Repubblica”.

Messaggio chiaro. Denuncia fondata su ragioni di diritto. Motivi per credere che le istituzioni esistano. 

L'appello: «La candidatura di Berlusconi? Offesa alla Costituzione»

BOCCIATURA. È rivolto ai grandi elettori che tra pochi giorni si pronunceranno per eleggere il nuovo Presidente della Repubblica, quello sottoscritto da nomi autorevoli del mondo del diritto, del mondo accademico e della cultura.

 

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IL PAESE SENZA MEMORIA e SENZA VERGOGNA. Il Caimano torna di moda. Nel Paese orribilmente sporco arrivano proposte scellerate da parte di personaggi scellerati: non vedevano l’ora di riabilitare l’ex Cavaliere di Arcore. Una rovina per questo Paese, altro che statista. Quando ci libereremo politicamente di questi personaggi? Quando potremo chiudere una parentesi trentennale vergognosa? È un Paese alla rovescia: gli onesti diventano delinquenti e i delinquenti continuano a passare per martiri.