Grande successo per la mostra dedicata a Lea Garofalo
PRIMO EVENTO. La manifestazione è stata promossa da Dioghenes APS e dal gruppo delle Agende Rosse di Rozzano e dintorni. Le opere sono state realizzate dagli studenti per la prima edizione del Premio Nazionale dedicato alla fimmina calabrese massacrata dalla 'ndrangheta nel 2009.
MONZA. Prosegue con successo la mostra dedicata a Lea Garofalo presso l'istituto scolastico Bianchi Mose. L'evento è stato fortemente voluto dall'Associazione Antimafie e Antiusura Dioghenes APS (organizzatrice del Premio Nazionale Lea Garofalo) e dal gruppo del Movimento delle Agende Rosse di Rozzano e dintorni.
«I giovani sono i protagonisti di questo evento - ha affermato con orgoglio Pino Cassata, il curatore dell'evento -. Loro stanno contribuendo attivamente alla riuscita di questo primo incontro rivolgendosi in prima persona da "tutor" ai loro compagni di scuola, abbattendo cosi ogni distanza di età. E' necessario ringraziare il dirigente scolastico Guido Garlati, i docenti: Patrizia Guandalini, Anna Trombetta, Giuseppe Tramontana, gli altri loro colleghi coinvolti e tutti gli operatori dell'Istituto che hanno accompagnato l'evento, partecipando in prima persona nei loro ritagli di tempo. Un ringraziamento particolare all'editore Becco Giallo che ha consentito l'utilizzo delle tavole del fumetto su Lea completando, in questo modo, la Mostra».
La mostra è composta dalle opere realizzate dagli studenti calabresi e italiani che hanno partecipato alla prima edizione del Premio Nazionale dedicato alla fimmina calabrese massacrata dalla schifosa 'ndrangheta.
Dopo la tappa in Calabria (a Petilia Policastra) tutto è pronto per la seconda edizione del Premio, con il Bando esteso a tutte le scuole presenti sul territorio nazionale, alle scuole di fumetto e ai centri di aggregazione. Dal 21 al 24 novembre 2023 Casoli (Chieti) sarà il luogo che ospiterà la nuova edizione.
«Il nostro progetto continua - ha dichiarato Paolo De Chiara, presidente di Dioghenes APS -. Per noi la memoria è fondamentale e con questa Mostra, grazie all'impegno di Pino Cassata e dei ragazzi della 3^ P e della 4^ P, proseguiamo nel nostro percorso. Con questa esposizione vogliamo portare in tutta Italia la vera storia di Lea, la fimmina che ha sfidato con forza e tenacia la maledetta organizzazione criminale calabrese, attraverso le opere degli studenti.»
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OMICIDIO LEA GAROFALO. Il suo assassino è ritornato per quattro ore in paese, a Pagliarelle (Crotone). Ufficialmente per fare visita a sua madre "moribonda". La donna, Piera Bongera, solo qualche giorno prima è stata vista arzilla e serena in un supermercato. Cosa hanno in mente questi criminali? Perchè sul territorio è rientrato anche il cugino Vito Cosco, implicato nella strage di Rozzano? Per l'avvocato Guarnera: «Hanno preparato l'ambiente per dare un segnale allo stesso ambiente».
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