Il massacro di Attilio Manca: un omicidio di Stato-mafia
LA RELAZIONE approvata dalla Commissione nelle sedute del 7 e del 13 settembre 2022. Da domani la pubblicazione della nuova relazione sull'urologo siciliano ucciso da pezzi dello Stato, in collaborazione con Cosa nostra.
LA MORTE VIOLENTA DI ATTILIO MANCA. La famiglia Manca, come tante altre famiglie italiane, merita uno spazio fisso sugli organi di informazione. Su queste vicende vergognose bisognerebbe aprire una "finestra" fino alla definitiva risoluzione del caso. Noi, insieme a pochi altri, ci siamo. E facciamo nostra la convinzione del poeta Pasolini. Continueremo a battere sempre sullo stesso chiodo. E, sicuramente, non ci fermeranno per stanchezza.
Lo avevamo detto in passato e continueremo a farlo. Il caso Attilio Manca, nel Paese senza memoria, grida ancora vendetta. Abbiamo sempre sostenuto che l'urologo che ha operato a Marsiglia Bernardo Provenzano non era un tossico. Abbiamo, in diverse circostanze, parlato di un forte legame tra Cosa nostra e gli apparati dello Stato deviati. Sono secoli che questa brutta storia va avanti.
Hanno ammazzato una persona perbene perchè aveva riconosciuto il boss latitante di Cosa nostra. Lo hanno fatto nella totale impunità, grazie alle coperture istituzionali. Le stesse coperture che hanno utilizzato per versare fiumi di sangue. Da Portella della Ginestra (1947) in poi.
Le stesse coperture che hanno armato la mafia siciliana per le stragi. Le stesse coperture che hanno portato alla lunga latitanza di Bernardo Provenzano. Le stesse coperture che hanno permesso i 30 anni di totale impunità a Matteo Messina Denaro. Ed ora ci vorrebbero raccontare la storiella che la "mafia è finita". Le solite stronzate di alcuni stronzi patentati.
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Pubblicheremo, da domani, pezzo per pezzo la nuova relazione che, finalmente, mette nero su bianco dei fatti che "qualcuno" ha voluto silenziare. E, lo ribadiamo con forza, non toccano soltanto l'operato degli appartenenti alla mafia siciliana. In questa storia maledetta c'è di tutto: servizi segreti, accordi indicibili, il massacro fatto passare per omicidio, trattativa Stato-mafia, coperture istituzionali. Fino alla vergognosa conferenza stampa di un Procuratore della Repubblica senza vergogna e senza dignità. Senza dimenticare l'interessamento di un presidente della Repubblica (Giorgio Napolitano). Il peggiore di tutti.
Attilio Manca ha pagato un pezzo troppo alto. Non meritava di essere massacrato in quel modo. Come non lo meritava il poeta Pier Paolo Pasolini e come non lo meritava il campione Marco Pantani. Sono tutti misteri che non sono affatto misteriosi. Si continuano a nascondere dietro a delle sentenze farlocche, come le loro anime.
A noi non interessano le sentenze. Noi sappiamo benissimo chi ha ammazzato Pasolini, chi ha ammazzato Pantani, chi ha ammazzato Manca. E tanti altri. Sono massacri di Stato. Quello Stato composto da personaggi indegni.
Siete colpevoli. Nonostante tutto.
Ora, con la nuova Relazione della commissione antimafia, pretendiamo un nuovo processo. Siamo degli illusi? Dei sognatori? Sicuramente ci posizioniamo tra coloro che, da troppi anni, continuano a chiedere Verità e Giustizia.
Voi, maledetti impostori, non avrete tregua.
«...so che battendo sempre sullo stesso chiodo può persino crollare una casa.»
Pier Paolo Pasolini
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