Molti bambini devono essere liberati, troppi vittime della schiavitù sessuale

TERZA PARTE. In occasione della Giornata Bambini Vittime Meter ha pubblicato un volume sui venticinque anni di questa iniziativa pubblica. Nella giornata nazionale contro la pedofilia lanciata la campagna nazionale «i bambini non si toccano».

Molti bambini devono essere liberati, troppi vittime della schiavitù sessuale
logo della campagna

«Questi venticinque anni sono stati caratterizzati dalle storie di tante vittime che hanno trovato speranza, accoglienza, cura e amorevole accompagnamento nel doloroso percorso di liberazione dalle nuove forme di schiavitù, quali appunto la pedofilia e la pornografia minorile» scrive don Fortunato Di Noto nella prefazione al volume pubblicato da Meter in occasione della XXV Giornata Bambini Vittime della violenza, dello sfruttamento e dell’indifferenza contro la pedofilia.

Disponibile gratuitamente sul sito di Meter onlus https://www.associazionemeter.org/images/stories/giornata-bambini-vittime/GBV-2021/25anniGBV_2021_web.pdf, raccoglie contributi e messaggi giunti all’Associazione in questi venticinque anni di organizzazione dell’evento, ormai appuntamento fisso ogni anno.

«Abbiamo fatto di tutto affinché tali splendide umanità ferite non provassero la solitudine e l’abbandono, pur nella consapevolezza che ciò è sempre poco rispetto a quanto debba essere ancora compiuto: molti bambini devono essere liberati – la testimonianza di don Fortunato -  Troppi sono ridotti a schiavitù sessuale e manipolati da chiare ideologie che riducono la vita umana a scarto, a merce, a oggetti di piacere».

Il volume raccoglie il sogno di Meter e «la fatica della bellezza dell’umano che cerca giustizia, pace e vita bella e sempre nuova: mai più abusi sui minori!La pedofilia e la pedopornografia sono considerate come le forme di violenza più abiette (pur non dimenticando le altre) contro i bambini». I protagonisti della Giornata sono stati sempre i bambini e in questi cinque lustri, aggiunge il fondatore di Meter, «si sono formate generazioni che hanno imparato a difendersi con responsabilità e consapevolezza dagli aggressori e dai predatori di innocenza» e «c’è ancora molto da fare e noi continueremo a farlo».

Il giorno successivo alla conclusione della XXV Giornata Bambini Vittime, il 2 maggio, in Germania è stata conclusa una maxi inchiesta contro una imponente rete pedocriminale: smantellata una piattaforma web con 400.000 utenti a livello globale. Boystown, questo il nome della piattaforma sul cosiddetto dark web, era dedicata alla condivisione di video e foto anche di gravi abusi sessuali su bambini piccoli. Sette blitz in Germania hanno portato all’arresto di tre persone, un altro arresto è avvenuto in Paraguay su richiesta delle autorità tedesche. Alla maxi operazione hanno contribuito forze di polizia tedesche, olandesi, svedesi, australiane, statunitensi e canadesi.

«Le comunità di autori di reati di minori online sul dark web mostrano una notevole capacità di recupero in risposta alle azioni delle forze dell'ordine contro di loro – si legge nel comunicato dell’Europol dopo l’operazione - le loro reazioni includono la resurrezione di vecchie comunità, la creazione di nuove comunità e il compiere grandi sforzi per organizzarle e amministrarle». L’operazione internazionale di polizia era iniziata nell’ottobre 2019 dopo un arresto in Germania: un 43enne aveva abusato della figlia già in tenera età e ha poi condiviso online le immagini del suo pedocrimine, le condivisioni furono 1800.

Il 5 maggio, giornata nazionale contro le pedofilia e la pedopornografia, Meter ha lanciato la campagna online «I bambini non si toccano». « Non possiamo più tollerare la violenza sui bambini e la responsabilità deve necessariamente essere condivisa da tutti – ha dichiarato don Fortunato Di Noto - l’impegno non si limiti ad una celebrazione ma ad un vero e proprio percorso di prevenzione e informazione, partendo dalle Agenzie educative (dalla scuola alle parrocchie, dai club sportivi alla famiglia)». I minori «non possono essere relegati a oggetti erotici per perversi pedofili, non devono essere trafficati e commercializzati – il grido di don Fortunato - i bambini non sono scarto e non possono essere utilizzati come clave ideologiche per la normalizzazione della pedofilia, un ulteriore vergogna che è sotto gli occhi di tutti». «Basta leggere e visitare migliaia di portali – denuncia il fondatore di Meter - che rivendicano la naturalità dei pedofili e la loro ‘virtuosità’: organizzazioni chiare ed evidenti a cui è troppo tenue la risposta nel contrasto".

«Inquieta inoltre la ‘infantofilia’, una aberrazione nel già abominio degli abusi sui minori: neonati che vengono violati nella loro innocenza e che, del resto come tanti altri, non possono reagire, né chiedere aiuto» prosegue don Fortunato sottolineando come la pedopornografia è un trafico fenomeno globale come delinea il recente Report Meter 2020.

«I bambini sono seriamente in pericolo se non si attuano programmi di prevenzione, informazione e educazione non solo nel digitale – il suo appello - è responsabilità di tutti» come ci ha testimoniato nella videointervista che abbiamo pubblicato nelle scorse settimane, dove abbiamo ripercorso questi decenni di impegno di Meter, le Giornate Bambini Vittime e condiviso l’appello alla necessaria mobilitazione e l’indifferenza di troppi.

 

Venticinquesima Giornata Bambini Vittime dal 25 aprile al 2 maggio

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Di Noto: «serve un contrasto sociale e culturale contro i pedocriminali e le lobby pedofile»

https://www.wordnews.it/di-noto-serve-un-contrasto-sociale-e-culturale-contro-i-pedocriminali-e-le-lobby-pedofile

 

Di Noto: negli ultimi anni le denunce contro la pedopornografia rappresentano un’enormità

https://www.wordnews.it/di-noto-negli-ultimi-anni-le-denunce-contro-la-pedopornografia-rappresentano-unenormita

 

Sostenere la lotta alla pedofilia e alla pedopornografia è possibile anche grazie ad un libro

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PRIMA PARTE

Quei milioni di dollari su quante lacrime, stupri, abusi, sofferenze sono stati accumulati

SECONDA PARTE

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