«Nonostante il mio esemplare comportamento ho dovuto subire l’ennesima umiliazione ed inefficienza del sistema di protezione»

LETTERA ALLE ISTITUZIONI. L’Associazione Dioghenes APS, costituita per sostenere le persone che hanno la forza e il coraggio di denunciare le mafie, informa le Istituzioni nazionali e locali dell’episodio increscioso accaduto al testimone genuino di giustizia Gennaro Ciliberto (Presidente onorario di codesta Associazione). Inoltriamo la LETTERA scritta dal nostro Presidente Onorario per evitare che si dica in futuro che le persone perbene hanno taciuto.

«Nonostante il mio esemplare comportamento ho dovuto subire l’ennesima umiliazione ed inefficienza del sistema di protezione»

Lo scrivente già Ciliberto Gennaro, status testimone di giustizia, già destinatario del cambio definitivo delle generalità come da delibera della commissione centrale ex art.10, comunica quanto segue:

Ho sempre tenuto un comportamento in linea con lo speciale programma di protezione, anche da fuoriuscito ho osservato sempre ogni procedura in relazione alla sicurezza e mimetizzazione. Ho sempre - nei tempi dovuti - inoltrato giuste istanze per spostamenti fuori Regione e i rientri temporanei in località di origine.

In occasione di un viaggio (novembre 2022), in località Petilia Policastro (KR), dove ho partecipato alla prima edizione del Premio Nazionale Lea Garofalo, per ragioni di sicurezza ed osservando il protocollo, sono partito da una località fuori regione diversa dalla regione dove realmente dimoro. Ho, inoltre, mascherato il mio viso per tutta la durata dell’evento al fine di preservare la mia attuale identità. Ho soggiornato fuori dalla provincia dove è avvenuto l’evento. Ma nonostante tutto ho dovuto subire l’ennesima umiliazione ed inefficienza del sistema protezione.

Specifico che nessun servizio di tutela attivo è stato predisposto nei miei confronti durante tutta la mia permanenza in località Petilia Policastro, ho avuto solo dei contatti telefonici con un M.llo dei CC, comandante della locale stazione CC Petilia Policastro. Il GAP è stato il mio unico dispositivo di protezione (alla data di acquisto, 2016, diedi giusta comunicazione al SCP di Roma. Di tale possesso del dispositivo GAP sono a conoscenza anche i referenti tutela località protetta). Anche nella comunicazione inviata ho menzionato che tale dispositivo di protezione sarebbe stato di seguito nel mio trasferimento verso Petilia Policastro e rientro in località protetta.

Specifico, inoltre, che ai fini della sicurezza non ho coinvolto terzi soggetti durante i trasferimenti in Calabria ma ho usato un’auto a noleggio non associabile alla mia identità, cambiando ogni sera alloggio.

Presso l’aeroporto di Lamezia Terme, località di rientro che avevo comunicato dando anche copia del biglietto aereo al mio referente CC località protetta, con orari e volo, sono stato sottoposto ad una perquisizione da parte del personale GPG dei varchi i quali, riscontrando che indossavo un giubbotto antiproiettile, hanno allertato prima la Polizia di Stato e poi, in un secondo momento, i Carabinieri del posto fisso aereoportuale. Gli stessi, dopo vari accertamenti, hanno chiesto le mie generalità e un documento d’identità, avendo più volte spiegato che ero un testimone di giustizia e che avevo ricevuto il cambio delle generalità, chiedendo di contattare un referente NOP Calabria, con esito negativo. Ho dovuto presentare il documento con le attuali generalità e lo stesso militare un Appuntato C.C. Q.S. si è fatto una copia del documento di identità con le nuove generalità.

Lo stesso, che ha accertato ciò che avevo dichiarato durante la perquisizione, ha chiamato sull’utenza cellulare, numero da me fornito, il M.llo CC Abbinate, comandante della stazione CC di Petilia Policastro.

Tale situazione, oltre a far venir meno la mimetizzazione, ha di fatto annullato tutto l’iter e l’efficacia del dispositivo del cambio delle generalità e quindi, ad oggi, è certo che almeno due militari in servizio la sera del 26/11/2022  sono a conoscenza che Ciliberto Gennaro oggi si chiama omissis, poichè il M,llo C.C. Abbinate, durante la conversazione, ha parlato del testimone di giustizia Ciliberto Gennaro e i C.C. in servizio presso l’aeroporto avevano in mano il mio attuale documento d’identità con le nuove generalità.

Se la delibera firmata dalla Commissione Centrale ex art. 10 in relazione al cambio nominativo era finalizzata a proteggere lo scrivente e il nucleo familiare, tutto ciò non trova conferma nei fatti poiché, ad oggi, non ho ricevuto alcun tipo di protezione in occasione di tale evento e già mi è stato comunicato che non vi sarà alcun supporto durante un impegno giudiziario presso il Tribunale di Nola.

Ritengo che lo sforzo economico profuso dal Servizio Centrale di Protezione ed i sacrifici da me messi in atto in relazione al cambio definitivo delle generalità siano, ad oggi, vani.

Mi sento preso in giro e in serio pericolo, viste le ultime minacce ricevute e tutte denunciate.

Non comprendo perché non è stato attuato alcun tipo di procedura a tutela della mia persona. Questo comportamento ha messo in pericolo un testimone di giustizia, una vita umana. Se il sottoscritto non corre più alcun pericolo togliete ogni forma di tutela e comunicate tale vostra decisione. Togliete la scorta anche in occasione di futuri impegni giudiziari. La sicurezza non può essere una questione regionale oppure demandata al buon senso di qualche Questore o Comandante Provinciale C.C.

Oppure, come accaduto, rimanere una utopia astratta sulla carta.

 

 

In Fede

Già Ciliberto Gennaro

Presidente Onorario Dioghenes APS

Associazione Antimafie e Antiusura

 

 

Dioghenes APS pone alla Vostra attenzione la drammatica situazione del nostro Presidente Onorario Gennaro Ciliberto.

 

Le persone perbene non devono essere abbandonate.

 

La nostra Associazione Antimafie e Antiusura si pone al fianco di Gennaro Ciliberto, con ogni mezzo ed iniziativa utile. Il nostro compito è quello di tutelare le vittime delle mafie e le persone che – nonostante gli inutili proclami di una classe dirigente non all’altezza del compito – denunciano le organizzazioni criminali.

 

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