Ergastolo ostativo: ne parliamo con il magistrato Lombardo e con Di Battista

DIRETTA FACEBOOK (8 luglio 2021). Uno dei tanti attacchi alla complessa e importante legislazione antimafia italiana, in un quadro normativo che si fa sempre più garantista mettendo seriamente a rischio il contrasto alla malavita. Con Giuseppe Lombardo, Procuratore aggiunto di Reggio Calabria e Alessandro Di Battista, ex parlamentare. EVENTO organizzato da WordNews.it e Themis & Metis.

Wordnews.it in collaborazione con Themis&Metis hanno oraganizzato la diretta fb con il dottor Giuseppe Lombardo, procuratore aggiunto di Reggio Calabria e Alessandro Di Battista, ex parlamentare, attualmente collaboratore de Il Fatto Quotidiano: tema della diretta  ergastolo ostativo e lotta alle mafie.

Nel silenzio assordante della politica e di gran parte dell'informazione, a seguito della sentenza della Corte Costituzionale dello scorso aprile, l’istituto dell’ergastolo ostativo, nato da un'intuizione di Giovanni Falcone e poi perfezionato a seguito delle stragi di mafia del 1992, rischia di subire un brusco ridimensionamento, regalando così un barlume di speranza ai tanti boss di mafia che, nonostante la condanna a fine pena mai, hanno scelto di non collaborare con la giustizia e di non rompere il patto scellerato con l'organizzazione criminale di appartenenza. Uno dei tanti attacchi alla complessa e importante legislazione antimafia italiana, in un quadro normativo che si fa sempre più garantista mettendo seriamente a rischio il contrasto alla malavita.

Si è parlato anche di un distratto sistema di informazione incapace di trasferire ai cittadini una corretta e veritiera versione del fenomeno mafioso, contribuendo quindi a creare una società civile che non si indigna e non si ribella al sistema criminale che avvelena il paese.  Un aspetto fondamentale quello della corretta informazione dei cittadini, come ribadisce il dottor Lombardo, magistrato che vive da anni vive sotto scorta per il suo lavoro in prima fila contro le sanguinarie cosche della ndrangheta calabrese.

Alessandro Di Battista, collegato dalla Bolivia, ribadisce l'importanza di una seria lotta alle mafie e sottolinea il totale disinteresse da parte del Governo Draghi per questa tematica; un governo -dice ancora Di Battista - che vede tra i suoi componenti Forza Italia, partito fondato da Marcello Dell’Utri e Silvio Berlusconi: per entrambi, una sentenza passata in giudicato, ha definitivamente acclarato consolidati rapporti con la mafia siciliana; attualmente sono indagati per le stragi mafiose del 1993.

Non mancano, da parte dell’ex parlamentare 5 Stelle, critiche al Movimento soprattutto per la scelta di aver aderito al governo Draghi rinunciando alle battaglie politiche di un tempo e che hanno portato il Movimento allo straordinario risultato elettorale, facendolo diventare prima forza politica, ma ora in grave crisi di consenso.

Durante la diretta si è parlato anche della necessità di restare al fianco dei magistrati minacciati dalla mafia (più volte è stato citato il dottor Nino Di Matteo) e di non abbassare mai la guardia su questi temi che segnano da decenni la storia del nostro paese.

 

 

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«Credo che l’opinione pubblica abbia non soltanto il diritto ma, oserei dire, il dovere di essere informata sui processi che sono stati celebrati e che non vengono raccontati dalla grande stampa. L’opinione pubblica deve essere informata e chi ha un ruolo all’interno dello Stato, della magistratura e delle forze di polizia, ha il dovere di non fermarsi.»

Nino Di Matteo

LEGGI LA PRIMA PARTE: mercoledì 28 aprile 2021

Di Matteo: «Non abbiamo bisogno di una magistratura conformista»

https://www.wordnews.it/di-matteo-non-abbiamo-bisogno-di-una-magistratura-conformista

- LEGGI LA SECONDA PARTE: venerdì 30 aprile 2021

«Con determinati ambienti non si può convivere o tanto meno trattare»

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- LEGGI LA TERZA PARTE: martedì 4 maggio 2021

Ergastolo ostativo: «Quella sentenza sancisce un principio che realizza uno dei principali obiettivi della mafia stragista»

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