CARTA CANTA/3parte – Montante e l’Antimafia parolaia

LA TERZA (e non ultima) PARTE. 'Ma perchè parlate della vicenda Montante?'. Una frase che ultimamente stiamo ascoltando spesso. Ma siccome noi non abbiamo padroni scriviamo tutto quello che vogliamo. Senza dare conto a nessuno. Il nostro dovere è mantenere la schiena dritta.

CARTA CANTA/3parte – Montante e l’Antimafia parolaia


SCRIPTA MANENT, VERBA VOLANT. Ritorniamo sul «Sistema Montante» anche con la nostra Rubrica. E lo facciamo a puntate. Questa volta utilizziamo le dichiarazioni di chi si è occupato del falso eroe. Pupo o puparo?

E rispondiamo, per l’ultima volta (perché noi di WordNews.it non dobbiamo dare conto a nessuno del nostro lavoro), a coloro che chiedono: ma perché vi state occupando del condannato (in secondo grado) ed ex paladino dell’Antimafia di facciata? Perché lo state facendo solo ora?

A Lor signori noi rispondiamo così: prima di parlare di qualcosa noi studiamo, leggiamo le carte. E, poi, le pubblichiamo. I riflettori abbiamo deciso di tenerli accesi. Per molto tempo. Fatevene una ragione. Ma perchè siete interessati proprio a queste nostre pubblicazioni?

 

La Corte d’Appello di Caltanissetta ha condannato l’ex presidente di SicindustriaAntonello Montante a 8 anni per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione accesso abusivo al sistema informatico. In primo grado era stato condannato a 14 anni. Sconto di pena pertanto per l’ex presidente degli industriali siciliani, ritenuto a capo di un sistema di spionaggio. La decisione della Corte d’Appello è arrivata dopo 8 ore di Camera di consiglio: lo scorso 15 gennaio l’accusa aveva chiesto 11 anni e 4 mesi di carcere.

Il Fatto Quotidiano, 8 luglio 2022

CAP. 2

IL “CERCHIO MAGICO” 

I – LA STAGIONE DELLA LEGALITÀ
Celebrata in modo trionfale ai suoi albori salvo poi essere messa gradualmente alla forca all’indomani delle iniziative investigative intraprese dalla Procura della Repubblica di Caltanissetta, la cosiddetta “stagione della legalità” ha avuto in Antonello Montante non l’unico ma certamente il suo più significativo protagonista.

Inchiesta sul “Sistema Montante”, Relazione conclusiva, ARS, Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, 19 marzo 2019

 

Un protocollo di legalità per contrastare le infiltrazioni mafiose e il lavoro nero è stato siglato in Prefettura tra Confindustria, Eni, sindacati e commissione Antimafia. Soddisfazione è stata espressa dalla Confindustria. “La firma di questo documento è un ulteriore paso verso la legalità – ha sottolineato Antonello Montante – presidente di confindustria Sicilia - che sarà anche di impulso alla nostra economia, premettendo di lavorare alle aziende sane che osservano le leggi”.

Corriere di Gela, 16 luglio 2007

 

Questa Commissione, attraverso il complesso ciclo di audizioni che ha caratterizzato la presente indagine, ha cercato di definire le principali fasi dell’escalation dell’imprenditore di Serradifalco e del suo “cerchio magico”.
Espressione, quest’ultima, presa in prestito da un commento dell’attuale Presidente della Regione Sicilia, On. Nello Musumeci, reso nel corso della sua audizione. Espressione efficace a descrivere la governance parallela che avrebbe interferito indebitamente con i destini e l’operato dei governi regionali che si sono succeduti durante la XV e la XVI legislatura. Come ha avuto modo di dirci in audizione l’attuale dirigente del Dipartimento Rifiuti, Salvatore Cocina: 

COCINA. “Quelle persone che lei ha nominato sono quelle che governavano la Sicilia in quegli anni e non mi pare che fossero estranee a quel sistema. Erano quelle che davano gli indirizzi. Erano quelle che battevano il tempo.”

Inchiesta sul “Sistema Montante”, Relazione conclusiva, ARS, Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, 19 marzo 2019

 

In Sicilia il leader degli industriali, Ivan Lo Bello, ha introdotto un codice etico: chi non denuncia il racket viene espulso. La Campania può fare la stessa cosa?
«Stiamo lavorando in queste settimane, d’intesa con Confindustria nazionale, in particolare con Antonello Montante che ha la delega sui problemi della legalità. Stiamo cercando gli strumenti più efficaci per individuare e poi allontanare le imprese che si muovono nella zona grigia, quella condizionata dalla camorra».

Giorgio Fiore, presidente Confindustria Campania, Corriere.it, 30 novembre 2009

 

Nella nostra indagine abbiamo proceduto per gradi. Un primo focus della nostra ricostruzione si è concentrato sul contesto territoriale e imprenditoriale che fa da sfondo agli eventi in narrazione, ossia Caltanissetta e i vertici di Confindustria Sicilia. È proprio a partire dal capoluogo nisseno che Antonello Montante e Marco Venturi, insieme ad altri giovani industriali, gettano le basi per il loro ambizioso e personalissimo progetto:
promuovere la cultura della Legalità e accreditarsi presso le istituzioni. A tutti i livelli, a tutti i costi.

Inchiesta sul “Sistema Montante”, Relazione conclusiva, ARS, Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, 19 marzo 2019

 

Il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha nominato 25 nuovi Cavalieri del Lavoro. Nell’elenco completo degli insigniti anche un certo Antonello Montante (Industria meccanica, Sicilia).

31 maggio 2008

 

Un progetto che nel giro di poco tempo darà i suoi frutti, ponendo Montante (o, all’occorrenza, soggetti a questi direttamente riconducibili) ai vertici delle associazioni imprenditoriali di categoria e assegnandogli un ruolo di primaria importanza nel panorama imprenditoriale e istituzionale siciliano e nazionale.
Anche grazie ad una generosa serie di endorsement di assoluto rilievo che lo incoronano, senza mezzi termini, quale nuovo paladino dell’antimafia.

Inchiesta sul “Sistema Montante”, Relazione conclusiva, ARS, Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, 19 marzo 2019

 

Ieri la «Solfara grande» in cui echeggiava la voce dei minatori e dei “carusi” piegati dalla fatica e oscurati dal buio. Oggi il primo Museo dedicato alla loro memoria e alle loro storie. A inaugurarlo, lunedì 8 marzo alle 12 sarà il Presidente della Regione Siciliana Raffaele Lombardo. All’evento saranno presenti anche: l’assessore regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, l’assessore regionale delle Attività Produttive, l’assessore regionale delle Autonomie Locali e della Funzione Pubblica Caterina Chinnici, l’assessore regionale del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo, il dirigente generale del Dipartimento Regionale dell’Energia, il presidente della Provincia regionale di Caltanissetta, il presidente di Confindustria della provincia di Caltanissetta Antonello Montante.

l'Agenda, l'Università della città, 8 marzo 2010

 

Queste le parole con cui il Procuratore Generale di Caltanissetta apre l’anno giudiziario nel 2013: “Nella provincia di Caltanissetta, in particolare a far data dal 2004, si è verificata una profonda e storica frattura all’interno della classe imprenditoriale che ha visto contrapporsi due diverse anime di un mondo che sino ad allora in Sicilia è stato saldamente coeso ed egemonizzato da imprenditori variamente collegati ad organizzazioni mafiose, i quali avevano rivestito ruoli negli organismi rappresentativi degli industriali in varie province dell’isola. A seguito di tale spaccatura, e in esito ad un lungo braccio di ferro costellato anche da episodi di intimidazioni e si è alla fine affermato una giovane leva di imprenditori, alcuni dei quali dipendenti, poi uomini simbolo a livello nazionale e gratificati con incarichi in Confindustria nazionale, i più noti dei
quali Antonello Montante, Ivan Lo Bello i quali si sono fatti promotori di un processo di profondo rinnovamento culturale nel mondo imprenditoriale all’insegna dell’impegno antimafia senza se e senza ma.”

Inchiesta sul “Sistema Montante”, Relazione conclusiva, ARS, Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, 19 marzo 2019

 

 

Un riconoscimento chiaro, manifesto, diretto, affidato senza giri di parole a un atto istituzionale sensibile qual è sempre la relazione di apertura dell’anno giudiziario.
Alla celebrazione affidata alle parole del Procuratore Generale di Caltanissetta, in quegli anni si affianca l’elenco di incarichi, titoli e funzioni che il Montante ha collezionato. Ecco come li riepiloga l’ex capo della redazione RAI della Sicilia, Vincenzo Morgante, da noi audito a proposito della sua frequentazione con il
Montante: 

MORGANTE. Mi permetto ricordare nel corso degli anni questa persona è stata vice presidente nazionale di Confindustria, delegato nazionale per la legalità, Presidente di Confindustria Sicilia, Presidente della Camera di Commercio di Caltanissetta, Presidente di Unioncamere Sicilia, Consigliere di amministrazione del Sole 24 ore, componente del Consiglio di Territorio di Unicredit Sicilia e membro del Comitato locale di Sorveglianza della Banca d’Italia di Caltanissetta.

Inchiesta sul “Sistema Montante”, Relazione conclusiva, ARS, Commissione parlamentare d’inchiesta e vigilanza sul fenomeno della mafia e della corruzione in Sicilia, 19 marzo 2019

Terza parte/continua

 

 

LEGGI ANCHE:

 

- CARTA CANTA/Seconda parte – Montante e l’Antimafia parolaia

 

- CARTA CANTA/Prima parte – Montante e l’Antimafia parolaia

 

 

  

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- Ma che fine ha fatto il Sistema Montante?

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