Fine vita, parla Matteo Mainardi: «E' arrivato il tempo delle scelte»
LA NOSTRA VIDEO-INTERVISTA. Sono state raccolte oltre un milione e duecentomila firme nei sei mila punti di raccolta in tantissime piazze italiane. 400mila quelle online.

Matteo Mainardi è il coordinatore della campagna referendaria sulla eutanasuia legale per l’Associazione Luca Coscioni. Sono state raccolte oltre un milione e duecentomila firme nei sei mila punti di raccolta in tantissime piazze italiane. 400mila quelle online,
Martedì 15 febbraio la Corte Costituzionale sarà chiamata a pronunciarsi sulla ammissibilità del referendum, il cui quesito chiede l'abrogazione parziale dell’articolo 579 del codice penale nella parte in cui punisce chi aiuta un paziente che abbia, autonomamente, deciso di porre fine alla propria vita, in quanto costretto da una patologia irreversibile a sopportare sofferenze intollerabili.
Restano naturalmente fermi i limiti previsti dalla legge per le persone incapaci di intendere e di volere o in caso di consenso estorto.
Matteo Mainardi conferma l’importante risposta da parte delle cittadine e dei cittadini che si sono presentati a firmare la richiesta di referendum. Una adesione trasversale per fascia di età, appartenenza politica, credo religioso.
A pochi giorni dalla pronuncia della Corte, la politica prova ad occuparsi di una materia che, da troppi anni, non trova spazio nella discussione all’interno del Parlamento. I cittadini, al contrario, sembrano avere le idee molto chiare e chiedono una soluzione per i tantissimi casi di malattia gravissima, e senza soluzione, che costringe le persone ad una vita inaccettabile.
Mentre la politica rinvia, il Vaticano si schiera contro e l’informazione tace, la cittadinanza attiva si muove per portare il paese verso l’approvazione di una legge necessaria, a tutela della dignità e dell’etica di ogni individuo.
ECCO IL VIDEO: