Legge antifascista: «Un successo di partecipazione democratica»
Il professor Volpi e il sindaco Verona hanno ribadito con forza la necessità sempre attuale dell’antifascismo parlando dei pericoli per la nostra democrazia di fronte alle continue e sempre più frequenti manifestazioni di violenza e intolleranza. Hanno parlato della necessità di una legge che possa prevenire e punire i reati, la diffusione e la divulgazione di simboli o messaggi legati alla ideologia fascista e nazista che, attraverso i social e le nuove forme di comunicazione, sono sempre più sdoganate.
Abbiamo intervistato il professore Mauro Volpi, costituzionalista, e il sindaco di Stazzema Maurizio Verona. Abbiamo parlato con loro dell’enorme entusiasmo che ha accolto la raccolta firme per una legge antifascista: sono state consegnate alla Camera dei Deputati oltre 241 mila sottoscrizioni e molte ne stanno ancora arrivando ,come ci racconta il sindaco. Una legge di iniziativa popolare di cui il primo cittadino si è fatto promotore; nelle scorse settimane Verona ha incontrato il Presidente della Camera Roberto Fico per illustrare la legge e per chiedere che venga discussa. Un successo di numeri e partecipazione che, nonostante la pandemia, ha portato tantissimi cittadini a firmare nei comuni di appartenenza.
Il professor Volpi e il sindaco Verona hanno ribadito con forza la necessità sempre attuale dell’antifascismo parlando dei pericoli per la nostra democrazia di fronte alle continue e sempre più frequenti manifestazioni di violenza e intolleranza. Hanno parlato della necessità di una legge che possa prevenire e punire i reati, la diffusione e la divulgazione di simboli o messaggi legati alla ideologia fascista e nazista che, attraverso i social e le nuove forme di comunicazione, sono sempre più sdoganate.
Insieme al professor Mauro Volpi abbiamo poi affrontato le tematiche relativa alla rappresentanza politica, alla crisi dei partiti e la questione irrisolta di una legge elettorale che garantisca innanzitutto una reale partecipazione degli elettori nella scelta dei parlamentari.
Entrambi i nostri ospiti hanno sottolineato l'importanza di una rivoluzione culturale che, a partire dalla scuola, riporti in primo piano i valori sempre attuali dell’antifascismo che sono alla base della Carta Costituzionale.
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