Terni: il «caos calmo» dopo l'incendio

DOPO LA PUBBLICAZIONE DELLA MAIL. Ci chiediamo: a quale ente pubblico chiamato in causa nella mail del laboratorio privato, si fa riferimento nella mail? Perché tale diniego e quali sono le conseguenze temute? Contro chi si punta il dito anche con un certo livore?

Terni: il «caos calmo» dopo l'incendio

Siamo riusciti a parlare con il laboratorio di analisi che, qualche giorno fa, ha risposto ad alcuni genitori ternani che avevano chiesto informazioni per effettuare un esame su un campione di terreno. Genitori giustamente preoccupati in quanto, i loro figli, frequentano istituti scolastici posti in un raggio di azione interessato dal grave incendio al sito di stoccaggio Ferrocart andato distrutto e di proprietà, per il 60%, di Acea.

Ieri abbiamo pubblicato la mail di risposta da parte del laboratorio (nella foto in alto): non vi sarebbe interesse ad effettuare quel tipo di controllo in quanto, si legge nel testo: “Non siamo interessati ad effettuare alcun tipo di analisi per questa situazione, in quanto avendo già avuto a che fare con l'ente pubblico incaricato e avendo riscontrato risultati discordanti in più occasioni, abbiamo ricevuto svariati avvisi di garanzia e/o  visite intimidatrici dei carabinieri con annesso mandato di arresto. Passare per dei criminali quando si lavora in maniera onesta e aperta non è bello”.

Al telefono la risposta è stata la medesima. La persona alla quale abbiamo chiesto spiegazioni per tale diniego, conferma la scelta del laboratorio. In particolare ci è stato riferito che: “Non siamo interessati ad effettuare l’esame del terreno, anche perché è una cosa mediatica. Non siamo interessati a fare analisi di questo tipo..., in base alle  conseguenze che ci potrebbero essere. Potremmo trovare cose che a qualcuno  non potrebbero andare bene.” 

Abbiamo cercato di raggiungere al telefono il direttore del laboratorio, per ora senza successo. Restiamo, naturalmente, a completa disposizione per eventuali precisazioni.

Abbiamo contattato l’Arpa, agenzia regionale per la protezione ambientale: il dottor Rossano Postura, che prontamente ci ha fornito la documentazione in merito ai controlli finora effettuati (che pubblichiamo alla fine di questo articolo). Lo stesso conferma che, in base ai rilievi fatti, i risultati “non sono al momento così drammatici”. Nei prossimi giorni - ha aggiunto Postura - la Asl effettuerà monitoraggi su ortaggi, foraggi e prodotti animali per ulteriori indagini. Il tecnico Arpa non esclude, se necessario, successivi campionamenti di terreno.

La situazione quindi sembra monitorata nell’esclusivo interesse dei cittadini. Ci chiediamo allora: a quale ente pubblico chiamato in causa nella mail del laboratorio privato, si fa riferimento nella mail? Perché tale diniego e quali sono le conseguenze temute? Contro chi si punta il dito anche con un certo livore?

Come sempre la questione relativa al trattamento dei rifiuti è motivo di discussione e di interesse in una città come Terni: un problema da sempre irrisolto e rispetto al quale la politica non è mai riuscita realmente a trovare soluzioni efficaci. Ecco perché la mail incriminata crea discussione.

Certo, sarebbe pericoloso e scorretto accrescere preoccupazioni e insinuare dubbi inutilmente. L’aspetto sanitario, legato alla salute della popolazione e alla salubrità dell’ambiente, resta prioritario e per questo speriamo si faccia presto chiarezza.

 

ECCO I RILIEVI EFFETTUATI DALL'ARPA

Pubblichiamo integralmente la comunicazione gentilmente fornita:

Incendio Ferrocart – Aggiornamento dati qualità dell’aria 

Si comunica l’aggiornamento dei risultati delle analisi di Arpa Umbria in seguito all’incendio avvenuto domenica scorsa presso l’impianto di trattamento di rifiuti Ferrocart di Maratta a Terni.

I dati acquisiti fanno riferimento al particolato di Maratta raccolto con campionatore mobile Echo Emergency nella giornata del 21/02/2022 a incendio ormai spento e alla centralina della rete regionale di monitoraggio della qualità dell’aria (QA) di Le Grazie.

Per quanto riguarda i risultati delle analisi del particolato della centralina Echo Emergency, come annunciato ieri, si è riscontrata per la giornata del 21 febbraio, giorno successivo all’evento, un abbassamento dei valori di diossina (PCDD/F) a meno di 50 fgTEQ/m3.

Vengono inoltre riportate le concentrazioni di IPA, PCBdl e PCDD/F nel particolato delle Le Grazie per le giornate del 21 e 22 febbraio, giorni immediatamente successivi all’incendio.

È stata data priorità a questa postazione in quanto, da gennaio di quest’anno, vi è collocato un campionatore ad alto volume in grado di filtrare 730m3 di aria al giorno, contro i 54m3 dei campionatori swam delle centraline di monitoraggio QA.

In questo caso, per gli IPA (idrocarburi policiclici aromatici), con particolare riferimento al Benzo(a)pirene, e i PCB (policlorobifenili), non si riscontrano dati significativi.

Per le diossine (PCDD/F), si è riscontrato un valore massimo di 176 fgTEQ/m3 nella giornata del 21 febbraio (si tratta del valore medio sulle 24 ore), che scende a minore di 5 fgTEQ/m3 il 22 febbraio (Tab. 1), grazie anche alle favorevoli condizioni metereologiche.

Tabella 1

 

I dati dei microinquinanti nelle altre postazioni della rete di monitoraggio sono in corso di analisi e verranno dati aggiornamenti nei prossimi giorni.

 

Monitoraggio delle deposizioni.

Il monitoraggio delle deposizioni viene effettuato mediante l’utilizzo di deposimetri di tipo “bulk”, costituiti da una bottiglia di raccolta e da un sovrastante imbuto a parete cilindrica, sostenuto in posizione verticale, la cui superficie è libera da ingombri così da intercettare tutte le polveri e le precipitazioni. Si tratta di sistemi di campionamento di tipo “passivo”, che non necessitano di alimentazione elettrica, in grado di raccogliere la polvere sedimentabile dall’atmosfera.
I deposimetri rilevano la deposizione delle polveri totali su una specifica area per effetto della forza di gravità o del dilavamento dell’atmosfera da parte della pioggia. Installando gli strumenti in diverse postazioni è possibile valutare l’impatto delle polveri prodotte e fare delle stime sulla ricaduta al suolo. Le concentrazioni vengono espresse rapportandole alla superficie e ai giorni di esposizione.

Queste apparecchiature sono poste in prossimità delle centraline della rete QA.

Non esistendo una normativa specifica o limiti di legge nazionale per PCDD/PCDF in atmosfera, alcuni stati dell’unione europea, hanno proposto valori guida sviluppati a partire dai valori di «dose tollerabile giornaliera». Considerando una dose tollerabile giornaliera variabile da 1 a 4 pgTEQ/Kg di peso corporeo (dati OMS), si è arrivati a definire i seguenti valori guida per le deposizioni atmosferiche di seguito riportati:

Valori guida per PCDD/F nelle deposizioni atmosferiche.

 

Di seguito i risultati dei dati delle deposizioni, il limite di quantificazione dei dati relativi ai valori medi del triennio è, per ragioni tecnico-analitiche, più basso del limite di quantificazione con cui sono stati espressi i dati relativi all’incendio, che fanno riferimento al periodo che va dal 1 febbraio al 22 febbraio 2022.

Livelli di PCDD/F nelle deposizioni atmosferiche.

Come preannunciato, si è tenuta oggi una riunione con l’Asl e l’Istituto Zooprofilattico Umbria-Marche per definire la campagna di campionamenti sulle matrici animali e vegetali. I risultati di tale campagna verranno resi disponibili tra una decina di giorni, tempo necessario per lo svolgimento delle analisi.  

 

 

 

 

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Domani a Terni i cittadini tornano a far sentire la propria voce e lo faranno sotto il palazzo del Comune.

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