Spazio, luce, colore nell’opera di Marcello Grottesi

n mostra oltre 35 opere e tre scatti fotografici che raccontano il percorso dell’artista nei controversi anni ‘70.

Spazio, luce, colore nell’opera di Marcello Grottesi

Torna negli spazi di Micro a distanza di un anno l’opera di Marcello Grottesi, con un percorso espositivo completamente nuovo, arricchito di opere e fotografie inedite. Il ciclo di mostre - voluto dai figli Pier Paolo e Clarissa Grottesi con il supporto organizzativo di Paola Valori - ha lo scopo di mettere in luce a rotazione gran parte dei lavori conservati nell’Archivio Grottesi, con sede nella casa studio del grande artista. Un progetto, partito a febbraio 2022, che riunisce anche quest’anno opere emblematiche degli anni ’70, periodo artisticamente molto fecondo per Grottesi. 

In quegli anni l’arte è nelle mani di pochi critici e galleristi che hanno sconvolto lo scenario artistico imprimendo una svolta al linguaggio del contemporaneo. Di questa fase sono ben note le cronache, i nomi, le vicende e le opere di molti artisti. Meno conosciuta, o meglio, meno presa in considerazione è invece l’altra faccia, la strada poco battuta da altri interpreti, quella, ad esempio, di Marcello Grottesi e del Laboratorio di via Brunetti (cui fece parte per poco tempo anche De Dominicis) che negli stessi anni dava il via a un altro tipo di rivoluzione.

Nell’intricata vicenda di quegli anni, occorre dunque riaprire i documenti e fare luce, perché la storia dell’arte va spesso riscritta per indagare più a fondo e scoprire alcuni risvolti inaspettati.

Il progetto di riabilitazione sulla figura di Grottesi è iniziato nel 2022 con la prima personale “Vita e arte sul filo della memoria” curata da Paola Valori e i figli. Quest’anno si replica con la mostra “Spazio, Luce, Colore nell’opera di Marcello Grottesi” sempre negli spazi di Micro Arti Visive con il rinnovato intento di cercare di offrire uno spaccato diverso di quegli anni a Roma e fare il punto su un artista fondamentale e controverso come Marcello Grottesi.

L’esposizione porta al pubblico un ricco corpus di opere inedite del grande maestro insieme ad alcuni scatti fotografici anch’essi mai esposti. “Ripensare a un’eredità come quella di Grottesi, collocarla nella giusta dimensione e rivalutarne il portato, è il senso di una professione come quella che svolge una gallerista: soppesare il valore di un artista in un corretto contesto storico critico di riferimento” sostiene la curatrice e gallerista romana Paola Valori.


La mostra resterà visitabile fino al 16 febbraio negli orari di galleria. Ingresso libero.