«Come vento nei capelli»: alla Sala delle Lapidi mostra di Palmiro Taglioni

L’Associazione Culturale Memoria ‘900 in occasione della Giornata Internazionale della Donna ha voluto fortemente organizzare, assieme all’artista Palmiro Taglioni, un’esposizione ricca di suggestioni e immagini evocate, per abbinare il valore inestimabile dell’arte, e della scultura in particolare, al messaggio sociale sempre veicolato dalle opere come quelle che compongono questa mostra. Un omaggio, tramite l’arte visiva, alle donne e alla cittadinanza tutta per una ricerca delle nostre radici.

«Come vento nei capelli»: alla Sala delle Lapidi mostra di Palmiro Taglioni

Palmiro Taglioni, artista veliterno, coltiva la passione per la scultura in legno dagli inizi degli anni settanta. Ricerca, da autodidatta, nuove frontiere nelle forme e nelle tecniche. Il confronto con la materia lo spinge a volte a contrapporsi o assecondare le linee di forza del materiale; dualismo che porta spesso a determinare un equilibrio personale e materico che si concretizza in forme spigolose o lineari e morbide, a dimostrazione della ricerca interiore.

Predilige lavorare legno e radica di ulivo ma utilizza anche altre essenze quali ciliegio, tiglio, quercia, raccolte sul greto di fiumi o sulla spiaggia e con le quali realizza anche sculture luminose. Per scolpire utilizza sgorbie, raspe, asce ed altri utensili manuali ma non disdegna l’uso di macchinari elettrici.

Materia prima naturale, di facile reperibilità ed ecologico, il legno è l’elemento scelto da Palmiro Taglioni per dar forma alla sua espressione artistica. Considerato tra i materiali più poveri e facilmente deperibili, acquisisce, nelle opere dell’artista, connotati più lirici. La tecnica scultorea utilizzata è quella a levare, che consente all’artista di modellare le opere facendosi guidare dalle forme naturali del materiale.

Ogni opera rappresenta per Taglioni una specifica emozione provata al momento della creazione e che riaffiora alla memoria ad ogni sguardo.

La serie in Mostra (eccetto Il silenzio dell’orizzonte, di colore nero per la particolare lavorazione con il fuoco) fa parte di una produzione iniziata durante il periodo del lockdown – dal marzo 2020 al 2021 – in una fase storica di distacco dalla vita quotidiana e dalle relazioni sociali: il vento è considerato un elemento che spazza via la realtà.

La Mostra, organizzata dall’Associazione Memoria ‘900 con il patrocinio del Comune di Velletri, è stata inaugurata sabato 5 marzo presso la Sala delle Lapidi del Municipio.

Resterà aperta sino a sabato 11 marzo. L’ingresso è libero (secondo le normative vigenti) e sarà disponibile anche un catalogo che guiderà i visitatori nel percorso allestito.