«La scuola che amo»

«Un insegnante maieutico non giudica, non crea competizione, sviluppa la collaborazione e la cooperazione, promuove le risorse individuali e collettive.»

«La scuola che amo»

A partire dal prossimo mese di ottobre l'associazione "Antimafia e Legalità" riprende la serie di incontri nelle scuole medie inferiori e superiori. Incontreremo i ragazzi per dialogare sui valori della nostra Costituzione, sui temi del razzismo e del bullismo, della violenza di genere, della mafia nelle sue varie forme.
Questo progetto, che realizziamo da qualche anno, mi sollecita ad una riflessione sul metodo.

Subito dopo la laurea, prima ancora di iniziare la professione di avvocato, ho avuto la opportunità di insegnare diritto ai ragazzi di una scuola superiore a indirizzo professionale.

Esperienza che considero esaltante, e che ho continuato per 20 anni, contestualmente alla professione.
Ho accennato al metodo. Per me è stato quello praticato da Socrate e, in epoca recente, da Maria Montessori, Célestin Freinet, Danilo Dolci e Mario Lodi: la MAIEUTICA.

Aiutare i giovani a cercare in sé stessi la verità, a trarla fuori dalla propria anima, partecipando attivamente a tale ricerca. La formazione maieutica contiene una grande forza, è profondamente umana, quasi poetica, e aiuta a scoprire le connessioni esistenti tra  il mondo e le persone.
È rispettosa della irripetibile originalità di ciascuno. È non violenta. È democratica. È libera. È aperta al cambiamento. È empatica.

Un insegnante maieutico non giudica, non crea competizione, sviluppa la collaborazione e la cooperazione, promuove le risorse individuali e collettive.
Aiuta a creare un linguaggio comune e non consente che alcuni siano ultimi.

Tutti devono essere aiutati a divenire attori liberi e responsabili della loro vita personale e di quella sociale.
Ad essere veramente adulti.
Questa è la scuola che amo!