Vie distratte
La poesia che scava nel profondo dell'abisso interiore per non ignorare il tanto che non traspare alla sola apparenza delle cose.
Temo di vivere troppo
per essere aggrappata
al guscio stanco
di una vita senza strappi,
senza dolori, con rime sparse.
Con sogni affrancati al dolore
della paura di un’esistenza piatta.
Con la punta del calcagno
arrovellata sul pensiero
stridente di ciò che
si possiede senza comprendere,
che si conosce senza possedere.
E in questo fragoroso miscuglio
di senso, si aprono vie distratte
che conducono al sottile gioco del vivere.