Servono ipotesi alternative

Allora occorre che le forze sane della società civile si organizzino per costruire ipotesi alternative, individuando possibili candidati che abbiano vera competenza e serietà. Non è agevole, ma almeno bisogna provarci.

Servono ipotesi alternative
Foto di Michela Giusto da Pixabay

Ho conosciuto e frequentato politicamente tutti i presidenti della Regione Siciliana degli ultimi 30 anni.
Di nessuno, per molteplici e diverse ragioni, ho un giudizio positivo. Li ho percepiti sempre distanti dalla mia concezione dell'impegno politico e amministrativo.

Tra essi vi sono stati trafficanti, narcisi, mistificatori, bugiardi, parolai, incoerenti.

Non ne ricordo alcuno che avesse a cuore solo il benessere dei siciliani. Di tutti i siciliani. Peraltro sono stati espressione di un elettorato che, in larga parte ignorante, predilige i favori e il voto di scambio.

Sebastiamo (Nello) Musemeci, ph TgRai Sicilia

Adesso abbiamo in carica l'uscente Musumeci.
Venne eletto anche con i voti di alcuni che non si riconoscevano nella sua storia e appartenenza politica.
Era ritenuto un galantuomo di destra, capace e competente. Alieno dai compromessi di basso profilo. L'esperienza concreta ha smentito le aspettative. Il potere lo ha sedotto e assimilato a tanti suoi predecessori.

Appena eletto aveva dichiarato che questa sarebbe stata la sua ultima esperienza in politica e che poi si sarebbe ritirato a vita privata. Invece, con somma incoerenza, ha deciso di ricandidarsi.
Ieri, aprendo di fatto la campagna elettorale, ha elencato quanto avrebbe realizzato il suo governo.
I siciliani non se ne sono accorti e molti sono delusi. E gli stessi suoi alleati non sembra siano entusiasti.

Allora occorre che le forze sane della società civile si organizzino per costruire ipotesi alternative, individuando possibili candidati che abbiano vera competenza e serietà.
Non è agevole, ma almeno bisogna provarci.