Approda in sala il film “Tempi Supplementari” di Corrado Ardone

Approda in sala il film “Tempi Supplementari” di Corrado Ardone

Dopo aver presentato con successo il film in Italia e all’estero in diversi festival cinematografici (La stampa francese lo ha salutato favorevolmente definendolo un moderno Aspettando Godot), prossima tappa a Parigi il 10 giugno 2023 per una retrospettiva su Ardone, l’autore con questo nuovo lavoro tenta di bissare in sala il successo di “Sodoma, l’altra faccia di Gomorra”, considerato un cult comico napoletano, premiato con il New York Award; e di “Se mi uccidi, poi a chi picchi?”, menzionato al premio Flaiano. Produzioni che hanno promosso le campagne di Cinema Sociale di Corrado Ardone attraverso milioni di visualizzazioni anche sui social.

 

“Tempi Supplementari” infatti, che ha ottenuto il riconoscimento Cinema d’Essai, prodotto dalla Maxima Film di Marzio Honorato e Germano Bellavia e dalla Angel MGP Production, con protagonisti Corrado Ardone, che cura anche la regia, e Massimo Peluso, Simona Tammaro, Gigio Morra, Marzio Honorato, Noemi Gherrero, Alessandro Manna e Giuseppe Pirozzi, è parte del progetto “Cinema Sociale, la cultura rende umani”, promosso anche nei penitenziari con proiezioni programmate per i detenuti e seguente confronto con il cast, per volere dell’autore e dono della produzione, che intendono esaltare la bellezza del nostro territorio e promuovere la cultura come mezzo necessario per imparare i sentimenti. 

 

Il film, surreale, grottesco, drammatico, che narra di povertà educativa e di sentimenti, stimolando la riflessione sulla seconda possibilità che ognuno merita nella vita, è un thriller pieno di suspense e ironia, che strappa sorrisi e qualche lacrima, che rapisce lo spettatore fino alle ultime scene, in cui la verità è rivelata. 

 

Ciro e Tanino sembrano due killer della camorra in attesa di istruzioni da parte del boss Don Gennaro. Dovranno uccidere qualcuno, un lavoro come tanti. Si ritrovano in un paese completamente abbandonato, senza avere memoria di come siano arrivati in quel luogo. I due personaggi si raccontano e lentamente si confessano in un lento e inesorabile esame di coscienza, in attesa di istruzioni.