Competenze digitali: al via il nuovo Piano operativo

Il Piano operativo della Strategia Nazionale disegna il campo d’azione sul ruolo delle competenze digitali e su come esse possano costituire un Asse strategico fondamentale per la crescita economica e sociale del Paese.

Competenze digitali: al via il nuovo Piano operativo

Il Piano operativo descrive le azioni di sistema definite per l'attuazione della Strategia Nazionale per le competenze digitali e include le misure finanziate dal PNRR che intervengono su questo tema.

Il Piano operativo della Strategia Nazionale disegna, dunque, il campo d’azione sul ruolo delle competenze digitali e su come esse possano costituire un Asse strategico fondamentale per la crescita economica e sociale del Paese.

Le iniziative per lo sviluppo delle competenze digitali, che vedono coinvolti cittadini, Pubbliche Amministrazioni, imprese, scuole, università e associazioni del terzo settore, debbono necessariamente  avvenire all’interno di un contesto ben definito, nel quale tutti gli stakeholder assumono l’impegno del cambiamento richiesto dalla trasformazione digitale, facendosi anche promotori di attività di sensibilizzazione e formazione per lo sviluppo delle competenze digitali di base, nonché di quelle altamente specialistiche.

In tale ottica il Piano operativo si pone l’obiettivo generale di realizzare un’azione di sistema che renda coerenti tra loro le diverse iniziative. Nell’ambito più ampio della Strategia "Italia 2026", il Piano ha come obiettivo principale l’abbattimento dell'analfabetismo digitale garantendo ai giovani, alle donne e a tutta la popolazione attiva le competenze digitali chiave per far fronte alle mutate esigenze del lavoro, per ridurre i divari digitale di genere, generazionale e territoriale, colmando entro il 2026 il gap con Paesi simili per dimensione.

Gli obiettivi fissati nel Piano delineano, in questo senso, una situazione di profondo cambiamento e di significativa evoluzione.

Nello specifico, il Piano, promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri, punta a chiudere entro il 2026 il gap attuale sulle competenze digitali con Paesi come Germania, Francia, Spagna, con azioni misurabili e in linea con i target europei del Decennio digitale.

Il Decennio digitale, decollato il 9 marzo 2021, rappresenta la sfida avanzata dalla Commissione europea per la trasformazione digitale dell'Europa entro il 2030 per la quale occorre far leva su un meccanismo di cooperazione annuale che coinvolge la Commissione e gli Stati membri prioritariamente:

nella definizione di efficaci strumenti di cooperazione normativa, il rafforzamento delle capacità e delle competenze, investimenti nella cooperazione internazionale e i partenariati di ricerca

progettando pacchetti per l'economia digitale finanziati attraverso iniziative che riuniscono l'UE, gli Stati membri, le imprese private, partner che condividono gli stessi principi e istituzioni finanziarie internazionali

combinando investimenti interni dell'UE e strumenti di cooperazione esterna

investendo in una migliore connettività con i partner dell'UE, ad esempio attraverso un eventuale fondo per la connettività digitale.

Si tratta del documento di riferimento nazionale per la pianificazione delle competenze digitali, atteso anche dalle istituzioni europee, così come descritto nel rapporto DESI.

Dal rapporto di monitoraggio DESI pubblicato insieme al Piano sono emersi dati interessanti: il trend medio annuo di miglioramento complessivo degli indicatori previsti dal Piano per l'Italia è del 3,3%, rispetto all'1,6% della media UE; il 62% degli Indicatori mostra variazioni positive; 2 target fissati nel 2020 per il 2025 sono già stati raggiunti.

Per quanto riguarda l'andamento degli indicatori sui 4 assi di intervento, c'è un miglioramento per l'Asse 1 "Istruzione e formazione superiore": +5,8% rispetto al 9,2% dei Paesi UE; l'Asse 2 "Forza lavoro attiva": +1,4% rispetto al -1,5% dei Paesi UE; e l'Asse 4 "Cittadini" + 10,5% rispetto al -0,1% dei Paesi UE. I dati, invece, per l'Asse 3 "Competenze specialistiche ICT" segnano -6,8% rispetto al -4,1% dei Paesi UE.

Le azioni della Coalizione nel 2021 hanno contribuito con questi numeri ai progressi nazionali: circa 6 milioni di studenti e quasi 100.000 docenti formati; coinvolgimento di oltre 250.000 lavoratori, tra settore privato e pubblico; coinvolgimento di circa 1 milione e 600mila cittadini.

Con la Strategia Nazionale per le competenze digitali, il Piano operativo e l'insieme delle azioni che rientrano nell'iniziativa Repubblica Digitale, è stato definito un percorso basato su una solida strategia. Tuttavia la strada è ancora lunga ed è importante che tutti gli attori già coinvolti si impegnino per il conseguimento, in maniera congiunta e organica, degli obiettivi essenziali per lo sviluppo del nostro Paese.