CONTRORA di Katia Ricci
Un viaggio nel mondo agropastorale, un percorso di riconciliazione familiare, la ricerca della libertà femminile.

«Ho scoperto la vita di un microcosmo da studiare e analizzare
per cogliere significati che vanno oltre la storia e la cultura di quel paesino
arroccato su una collina a cui si arriva per una strada tortuosa,
come è il cammino di chi vuole esplorare tutto ciò che rimane sepolto nell’inconscio o nelle viscere durante lo svolgersi della vita».
Pasqualino è un uomo del Novecento, tradizionalista ma irrequieto, il rampollo ambizioso di una famiglia di proprietari terrieri garganici. Mentre va alla ricerca del “Barolo del sud” incontra Anna, fresca e bellissima. Se ne innamora al primo sguardo e decide di sposarla nonostante l’aspra opposizione dei genitori, restii ad accogliere una nuora forestiera e sprovvista di dote. Sembrerebbe la trama di un romanzo, invece è l’incipit della storia di vita di suo padre che Katia Ricci ricostruisce in questo scorrevole testo al confine fra narrativa e non fiction.
L’autrice ci guida nel mondo agropastorale concedendoci il privilegio di conoscerlo dall’interno, intimamente, attraverso confidenze tramandate di generazione in generazione, fotografie sfuggite per un soffio ai rigattieri, lettere e cartoline segnate dalle stimmate del tempo. E allo stesso tempo ci offre il racconto di una riconciliazione familiare, di un percorso di crescita interiore e di ricerca della libertà femminile.
L'autrice: