Covid19, a Vasto e Rancitelli contagiati dopo il funerale a Campobasso

Il presidente della Regione Abruzzo Marsilio conferma pubblicamente che i 19 contagiati di Vasto hanno partecipato al funerale del 30 aprile a Campobasso. Rancitelli: durissima lettera aperta di Francesca Di Credico e don Massimiliano sulla situazione nella zona pescarese.

Covid19, a Vasto e Rancitelli contagiati dopo il funerale a Campobasso
fonte: video dell'assembramento dopo il funerale di una residente di Campobasso

«Nelle prossime ore presiederò il Centro Operativo Comunale per stabilire tutti i provvedimenti necessari a isolare l’area dove si registrano i nuovi contagi» ha comunicato ad ora di pranzo il Sindaco di Vasto Francesco Menna aggiungendo che non era stato «assunto alcun provvedimento di chiusura del quartiere San Paolo».

Sono queste le dichiarazioni che giungono dall’amministrazione comunale dopo la notizia del focolaio esploso a Vasto in queste ore: 5 nuovi casi ieri e ben 14 oggi, tutti nella stessa zona della città, come abbiamo già riportato. Menna non ha fatto nessun cenno al funerale del 30 aprile a Campobasso, inaugurando stamattina il nuovo ospedale Covid a Pescara il presidente della Regione Marco Marsilio ha pubblicamente confermato invece che le positività sono tutte state accertate tra appartenenti alla comunità rom residente a Vasto che vi hanno partecipato. 

Diverse le reazioni dal mondo istituzionale e politico in queste ore. «Zona rossa subito ed esercito a presidiare la palazzina e l’intera area» la richiesta della consigliera regionale della Lega Sabrina Bocchino che chiede al sindaco di emettere subito un’ordinanza e non di annunciarla. Una richiesta simile giunge dal coordinatore cittadino di Forza Italia Zocaro per il quale «è necessario agire immediatamente» davanti ad «una popolazione intera sotto scacco di persone irrispettose delle regole». 

«Menna ci ha stancato col suo vittimismo e il suo continuo scaricabarile nei confronti della Regione» attaccano i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia Vincenzo Suriani e Francesco Prospero che sottolineano «il sindaco sa benissimo chi sono le persone positive, quelle che devono rispettare la quarantena e dove abitano. Sa benissimo, inoltre, che, durante la fase 1, si è proceduto a controllare e sanzionare chi è andato a farsi una corsetta in spiaggia e non chi, senza valido motivo, è uscito fuori dalla nostra città». I due consiglieri comunali di opposizione chiedono quindi al sindaco di predisporre «un servizio di sorveglianza attiva h24 per garantire la legalità e il rispetto delle regole da parte di chi ha dimostrato e continua a dimostrare di non volerle rispettare».

Il sottosegretario per i rapporti col Parlamento Gianluca Castaldi (Movimento 5 Stelle) in un post su facebook ha scritto di aver contattato stamattina il prefetto di Chieti Barbato che ha inviato mezzi delle Forze dell’Ordine e che «il Sindaco Menna può subito intervenire di sua iniziativa, in modo chirurgico, disponendo la Polizia locale a controllo della palazzina nella quale sono stati rilevati i contagi».

«La dichiarazione di una zona rossa va valutata con attenzione, specialmente in un momento in cui tutto il Paese si sta preparando a riaprire e ripartire» secondo l’esponente del Governo. Si associano alle parole di Castaldi i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle Dina Carinci e Marco Gallo (da noi contattato) che chiedono ai cittadini di «non abbassare la guardia e di continuare a prestare la massima attenzione alla propria sicurezza e a quella dei loro cari. Fino ad oggi i vastesi sono stati esemplari e i sacrifici di questi mesi non devono essere vanificati».

Sui social corre in queste ore la paura e l’indignazione dei cittadini vastesi: su facebook gira il video di una cittadina secondo cui questa mattina nella palazzina teatro di questo nuovo focolaio erano state posizionate transenne che non impedirebbero di uscire e di non aver visto nessuna sorveglianza, diversi cittadini scrivono di aver visto in questi giorni residenti di quella palazzina recarsi al supermercato e girare per la città.

«Feste e fuochi d’artificio, con foto e video pubblicati su facebook e instagram, sono avvenuti anche a Vasto nel quartiere dove è forte la presenza delle stesse famiglie rom» abbiamo sottolineato nel nostro precedente articolo, notizia che ci è stata confermata in queste ultime ore. È la situazione che, come denunciamo da mesi, è quotidianità nel quartiere Rancitelli di Pescara. La presidente del comitato «Per una nuova Rancitelli» Francesca Di Credico e il parroco don Massimiliano denunciano (come da noi già anticipato) «anche da Pescara alcune persone hanno partecipato al funerale e sono attualmente positive ma purtroppo questa notizia viene taciuta».

 

Le notizie provenienti da Campobasso e Vasto «non ci lasciano affatto tranquilli» in un quartiere dove ci sono stati «matrimoni, funerali, battesimi, compleanni avvenuti davanti ai nostri occhi e agli occhi di chi rappresenta lo Stato che si è mostrato debole, impotente e incapace di rispondere in modo serio a quanto stava avvenendo» scrivono in una durissima lettera aperta «non possiamo pensare che chi era deputato al controllo del territorio non si sia accorto di matrimoni e feste svolti in mezzo alla strada. O il controllo non è avvenuto oppure si è preferito girare la testa dall’altra parte».

 

Stanchi di inviare quotidiane segnalazioni mentre lo stato sta perdendo «di nuovo offrendo opportunità di ricchezza e potere a chi delinque» mentre la rabbia e la delusione stanno portando i cittadini «a chiudersi dentro le loro case e ad osservare inermi al trionfo dell’illegalità dietro le tapparelle delle loro finestre». Come ci ha dichiarato Francesca Di Credico nelle scorse ore in questi mesi di emergenza a Rancitelli spaccio, rioccupazione abusiva di alloggi popolari, violenze e violazioni di ogni norma anti contagio sono stati quotidiani. 

 

Per approfondimenti: 

Rancitelli, «la fase 1 non c’è mai stata». A Vasto BOMBA Covid19?