Il gelo che avvolge l'anima

Il gelo che avvolge l'anima
Foto di Manfred Richter da Pixabay


 

Tra le pieghe scure del cuore umano,

dove l'ombra si insinua, sottile e strisciante,

nasce la cattiveria, silente, vibrante,

come veleno che scorre in un fiume lontano.

Non ha forma né suono, ma taglia e divora,

nelle parole che feriscono, negli sguardi che ardono.

È il gelo che avvolge l'anima, che corrodono,

una maschera fredda che l'uomo indossa e implora.

Nelle strade si muove, nei gesti piccoli e grandi,

un sussurro maligno che spezza i legami.

Genera lacrime amare in occhi ormai stanchi,

in cuori spezzati, in giorni sofferti e tremanti.

Ma chi coltiva il male, trama nel buio profondo,

dimentica che ogni ombra nasce dalla luce.

E ogni atto di cattiveria, crudele e senza scuse,

ritorna al mittente, in un ciclo rotondo.

Così la poesia ci insegna, attenta e saggia,

che ogni seme di odio piantato nella terra crescerà solo spine,

dolore e guerra, ma una scelta di bene può salvare l'anima.

Possa ogni uomo riflettere, e nella notte oscura,

scegliere la luce, pura e sicura.

Perché solo nel bene si trova la cura,

la vera grandezza, l'essenza più pura.