IN SCENA I GIOVANI DETENUTI DEL CARCERE MINORILE DI AIROLA

LA CULTURA NON DEVE RIMANERE “RECLUSA”. I ragazzi provengono quasi tutti dai territori di Napoli e Salerno, raramente ci sono ragazzi di altre regioni o di origine straniera.

IN SCENA I GIOVANI DETENUTI DEL CARCERE MINORILE DI AIROLA

L’ISTITUTO PENALE PER MINORENNI di Airola è il secondo carcere minorile della regione Campania. Si tratta di una realtà che presenta carenze strutturali e organizzative, come la maggior parte di quelle presenti nel Paese e in cui spendono tutto il proprio impegno i volontari.

La mancanza delle risorse umane necessarie si riversa notevolmente nella quotidianità dell’istituto, sia per il personale costretto a una grande mole di lavoro che per i ragazzi costretti a volte a rinunciare ad alcune attività. L’edificio che ospita il carcere minorile, situato al centro della città, è un palazzo ducale del Settecento donato con lo scopo di assistenza ai minori disagiati. E’ stato prima un riformatorio femminile per lascito testamentario e dal 1988, la struttura è divenuta IPM.

I ragazzi detenuti ad Airola provengono quasi tutti dai territori di Napoli e Salerno, raramente ci sono ragazzi di altre regioni o di origine straniera.

In questo ultimo periodo è aumentata la permanenza media in istituto a seguito dell’ingresso di alcuni ragazzi con condanne definitive lunghe. I reati commessi dai ragazzi detenuti sono principalmente contro il patrimonio e contro la persona (furti, rapine e omicidi).

La promiscuità, il basso tasso d’istruzione, l’oggettiva difficoltà di favorire le attività di integrazione sono motivo di episodi di violenza se non si sensibilizza l’opinione pubblica facendo quella Cultura  capace di superare l’indifferenza da parte della politica, gli stereotipi preconcetti di chi si rifiuta di volere conoscere prima di sentenziare e la solitudine autolesionista di molti ragazzi che si sentono rifiutati dalle logiche pressapochiste dei giustizieri, per i quali il sistema sanzionatorio si fonda solo sull’afflittività della pena. 

Eppure quante risposte positive ha prodotto l’impegno nella formazione e nella scolarizzazione è sotto gli occhi di tutti.

Basti pensare che il palcoscenico della legalità, un progetto nato in collaborazione con teatri, istituti penali per minorenni, scuole, università e associazioni impegnate nell’antimafia, ha messo in discussione tutti di dogmi giustizialisti. Il linguaggio teatrale stimola il lavoro di squadra e la capacità di analizzare la realtà, fortemente compromessa da logiche mafiose. Ogni anno attori, formatori ed esperti si incontrano per acquisire e aggiornare la metodologia da applicare nei laboratori e i temi da affrontare con gli studenti.

In questa ottica Crisi Come Opportunità, l'associazione impegnata dal 2006 in progetti di inclusione sociale attraverso l’utilizzo dell’arte in tutte le sue forme all’interno degli Istituti Penali per Minorenni, presenta l’opera inedita "Disadirare: un'altra Iliade" scritta e diretta da Adriana Follieri, con musiche originali scritte dal rapper e formatore Luca Caiazzo, in arte Lucariello e costumi donati dal Teatro San Carlo di Napoli

L’opera teatrale, realizzata in collaborazione con i giovani detenuti del carcere minorile di Airola, sarà presentata in anteprima al Teatro Trianon di Napoli, nell’ambito del Campania Teatro Festival, sezione progetti speciali, il 16 giugno 2023 alle 20:00. 

“DISADIRARE: un'altra Iliade" rappresenta un'esperienza trasversale ed unica, capace di unire arte, creatività e trasformazione. Attraverso un intenso laboratorio teatrale all'interno dell'Istituto Penale per i Minorenni di Airola (BN), i giovani attori detenuti hanno lavorato insieme alle studentesse dell’I.I.S. “A. M. De' Liguori” di Sant’ Agata De’ Goti (BN), coinvolte all'interno dei percorsi per le competenze trasversali e per l’orientamento (PCTO). Uno straordinario lavoro di gruppo, basato sull’alleanza tra operatori, educatori, ragazzi e ragazze dentro e fuori il carcere, per mettere in scena uno spettacolo in grado di superare le barriere facendosi potente portavoce di un messaggio di speranza e trasformazione.

Un’opera che, ispirandosi all'epica greca dell'Iliade, mescola linguaggi poetici, musica e scenotecnica dinamica e dove i personaggi si muovono in un mondo che cambia forma, trasformando la guerra in un'opportunità per la pace conquistata attraverso la forza delle relazioni umane. 

L’intero progetto ha avuto fin da subito questo obiettivo: “dare voce a chi non ne ha” attraverso il teatro, creando una compagnia teatrale mista con le studentesse e i ragazzi in regime ristretto, scrivendo e mettendo in scena uno spettacolo destinato a debuttare in uno dei più prestigiosi festival di teatro in Italia.  

Sarà il Campania Teatro Festival il primo palcoscenico di "Disadirare: un'altra Iliade" dove lo spettacolo ha un posto d’onore all’interno della programmazione. Questa iniziativa, così come tutti i progetti di CCO – Crisi Come Opportunità, sono anche occasione di riflessione sull'impegno dei giovani detenuti nel coltivare la propria creatività ed offrono al pubblico un'esperienza teatrale unica nel suo genere. 

Partecipare a questo spettacolo non significherà essere solo spettatori, ma testimoni e attori di un percorso di crescita e trasformazione.