Intervista allo scrittore François Morlupi: Il gioco degli opposti. Un'indagine per i Cinque di Monteverde

Ospite di WordNews.it, è lo scrittore italiano e francese di noir François Morlupi e siamo molto felici di averlo con noi!

Intervista allo scrittore François Morlupi: Il gioco degli opposti. Un'indagine per i Cinque di Monteverde


 

La sua ultima pubblicazione “Il gioco degli opposti. Un'indagine per i Cinque di Monteverde” edito da Salani, è già in vetta alle classifiche e racconta una nuova indagine per il Commissario Ansaldi che guida la sua squadra: appassionato d'arte, soffre di ipocondria e attacchi d' ansia che riesce a controllare quando esce con il suo cane Chagall. La città di Roma è coprotagonista e interagisce con l'inchiesta in un perfetto gioco di chiaroscuri, caratteristica presente in ogni suo noir. In “Il gioco degli opposti. Un'indagine per i Cinque di Monteverde” il Commissario Ansaldi va in trasferta in Bulgaria mentre la squadra di Monteverde sostiene le indagini dal più mite inverno romano, tenendo il lettore con il fiato sospeso dalla prima all’ultima pagina.

Buongiorno François, i tuoi libri sono caratterizzati da una scrittura fluida con una miscela perfetta tra tensione e ironia in cui vengono evidenziate le oscurità psicologiche dell’animo umano. Il tuo stile definisce anche la tua personalità?

Io ho divorato per decenni gialli, thriller e noir. Adoro il noir mediterraneo di Markaris, Izzo ma anche quello nordico di Indridason, Nesbo e ovviamente Mankell e la coppia Wahlöö-Sjöwall. Essendo italo francese ho avuto la possibilità di accedere ai polar di autori transalpini che mi hanno senza dubbio ispirato. Thilliez, Chattam, Bussi, Lemaitre, Manook. Giebel, Minier...sono tutti autori che adesso stanno invadendo il mercato italiano e stanno ricevendo il successo che meritano. Ho avuto la fortuna di leggerli anni fa in lingua originale. Sicuramente tutte queste letture hanno seminato qualcosa che ha avuto poi l'effetto di ispirarmi. Ho tentato dunque di fondere il genere polar che è molto amaro, duro, senza possibilità di redenzione con lo stile italiano che veicola un messaggio più speranzoso abbinando tanta dose di ironia.

Ci vuole coraggio per raccontare?

Coraggio no. Però ci vuole impegno, costanza e sudore per riuscire a portare avanti un progetto di scrittura, qualsiasi esso sia. E soprattutto tanta passione.

I tuoi lettori sono molto affezionati ai cinque di Monteverde. Ritieni che questo comporti una certa responsabilità verso il tuo pubblico?

Sì, certo dopo il successo della serie è evidente che ogni uscita è vissuta, almeno per il sottoscritto, con molta ansia. Prima di essere uno scrittore, sono un lettore. Penso sia la conditio sine qua non per poter scrivere in maniera corretta. Questo comporta molte responsabilità come non deludere le aspettative. Quando un lettore legge un libro della serie dei 5 di Monteverde, mi sta offrendo la cosa più preziosa che ha: il tempo. Anche per questo sono molto presente sui social. Da lettore avrei amato poter parlare e disquisire con i miei autori preferiti. Penso sia un’opportunità meravigliosa che i social ci hanno donato. Io sono il primo a chiedere ogni volta, ai miei lettori, se hanno apprezzato il mio ultimo libro e se hanno magari considerazioni o consigli da offrirmi! Penso che lo scambio sia intellettualmente proficuo e soprattutto permette a noi scrittori di migliorare.

In questo libro c’è la neve che imbianca la città di Sofia e enfatizza l’ombra del misterioso omicidio, unendo le atmosfere del noir italiano con quelle del poliziesco internazionale. Le indagini sono dure e complesse. Fai di tutto per rendere più complicata la vita del Commissario Ansaldi?

ll compito di ogni scrittore è quello di mettere i propri protagonisti su un piano inclinato e di farli uscire dalla loro comfort zone. Mi dispiace farli soffrire ma è necessario sia perché in questa maniera possono scoprire un lato nascosto di sé, sia perché a nessun lettore piace una storia ordinaria e banale.

Quanto influisce la presenza nella squadra della nuova arrivata Eliana Alerami, una giovane recluta che si dimostrerà capace e ambiziosa?

Eliana è l’ultima arrivata e sostituisce un membro storico del gruppo, Matteo Caldara. Se Caldara era aggregante, lei doveva essere disgregante. Se Caldara doveva essere pacato, razionale e solidale, lei doveva essere impulsiva, nervosa e competitiva. Tento sempre di raccontare una certa realtà nei miei romanzi. Pertanto è impossibile avere cinque persone che vanno d’accordo su tutto! Alerami è fondamentale in questo, per ristabilire un certo realismo e soprattutto denunciare una società che ha creato e continua a creare, una generazione di frustrati. Di persone che si ritrovano a 30 anni senza un contratto fisso, abitando ancora con i genitori e che non possono accedere a una libertà economica e di conseguenza, come persona.

Hai una grande abilità a dare vita ai tuoi personaggi, rendendo la loro esistenza palpabile e reale, riconoscibile a tutti. Racconti soprattutto le loro fragilità, i traumi, le paure e le loro indecisioni con una resilienza particolare che incuriose molto. Inoltre, affronti diversi punti di contatto con il mondo contemporaneo pieno di pazzi e integralisti. Sorge una domanda: c’è ancora speranza per il genere umano?

Io volevo raccontare, innanzitutto, degli esseri umani, con tutto ciò che ne consegue, come protagonisti. Che poi siano anche poliziotti, mi verrebbe da dire, quasi paradossalmente, è secondario. Volevo davvero rappresentare l’elogio della fragilità, per questo motivo ho deciso di creare protagonisti comuni, ordinari, con tante qualità ma tantissimi difetti. Non sono né bianchi né neri, ma grigi, hanno le loro zone di luce e di ombre. Ho tentato di costruire un gruppo ben amalgamato in cui ogni lettore potesse immedesimarsi. Singolarmente non riuscirebbero a risolvere nulla, ma insieme ce la fanno. Il messaggio finale è pertanto sempre positivo, tutti noi siamo Ansaldi; l’importante non è cadere ma rialzarsi dopo ogni caduta, come fanno i miei 5 di Monteverde.

Grazie François per essere stato con noi. Hai un messaggio da dare ai lettori di WordNews.it?

Non posso che augurar loro di leggere e di perdersi nelle pagine meravigliose dei libri, è una delle sensazioni più belle e appaganti che io conosca!

Il gioco degli opposti. Un'indagine per i Cinque di Monteverde” edito da Salani di François Morlupi è disponibile i tutte le librerie e negli stores online. https://www.salani.it/libri/il-gioco-degli-opposti-9788831011334