Intramontabile Novak Djokovic

Vittoria incredibile del numero 1 al mondo agli ottavi del Roland Garros: battuto l’argentino Cerundolo dopo quasi 5 ore di match, nonostante i problemi fisici.

Intramontabile Novak Djokovic


Una sfida infinita per avere la meglio sul numero 23 della classifica ATP per il tennista serbo. Dopo aver sconfitto il nostro Musetti nel turno precedente, un match durato durato più di 4 ore e finito alle 3 di notte, Djokovic concede il bis agli ottavi. Una vittoria che ha stupito il mondo intero. Appuntamento col primo posto in classifica slittato per Jannik Sinner, che già sognava questo traguardo con una sconfitta o ritiro di Djokovic, ma deve ancora aspettare.

Il fuoriclasse serbo, tuttavia, non ci sta minimamente ad abdicare e riesce a portare a casa la partita contro Cerundolo, riuscendo ad affrontare e superare i ripetuti problemi fisici.

Primo set vinto in scioltezza per 6-1, sfida in discesa e presupposti per una vittoria agevole creati subito, ma dopo il primo set accade l’impensabile: il ginocchio va ko e il numero 1 ha avuto bisogno dell’intervento dei fisioterapisti per poter proseguire.

Faccia dolorante e il zoppicare vistosamente, tutto quello che serve per far ipotizzare un ritiro immediato.

Riprende con l’incontro e perde il secondo set per 7-5, dando la concreta impressione di non poter proseguire più in quelle condizioni. Durante il terzo set sul 2-1 per l’argentino, Djokovic ha di nuovo richiesto l’aiuto del medico per ristabilire un ginocchio ormai precario e che non gli sta dando più garanzie. Dopo questa pausa forzata, riesce a rimettersi in sesto e a continuare la partita.

Dopo aver perso pure il terzo set, la rimonta può cominciare e portandosi a casa i due set conclusivi, il risultato finale si fissa sul 3-2 per il serbo.

Una vittoria bellissima quanto sofferta, ma che una volta di più conferma chi è il miglior tennista di sempre. Questo trionfo gli permette di superare un altro record:

con 370 vittorie nelle partite degli slam, supera Federer fermo a 369.

Nel post partita, ha cercato di tranquillizzare i tifosi sul prosieguo del torneo, facendo capire che proverà ad esserci contro Ruud per i quarti di finale:

"Farò il possibile per stare meglio nel più breve tempo possibile, ma non si può fare niente di troppo. Il ginocchio è il ginocchio, una delle principali articolazioni per il movimento. Quando ho avuto problemi muscolari in Australia sono riuscito a rimediare ma il ginocchio è un'altra cosa. Non ho mai avuto problemi di questo tipo, grazie a Dio… forse nel 2011, ma allora era diverso".

Con la speranza di rivederlo in campo, non esistono più parole o aggettivi per descrivere la portata di questo atleta. Contro ogni imprevisto e problema, contro gli scettici e i leoni da tastiera, contro chi non gli riconosce la sua smisurata grandezza, questo ragazzo di 37 anni continua a mostrare una solidità e una ferocia mai viste prima.

Sembra un po' di rivedere il Real Madrid in ambito calcistico: quando sembra tramortito e in balia dell’avversario, esce sempre quel fattore in più che lo fa riemergere sempre.

Il 3 giugno 2024 resterà scolpito nella memoria di chi ama questo sport.

Una fortuna, un privilegio, una goduria. Ecco cosa rappresenta Novak Djokovic

immagine di copertina crewata con l'IA da Gabriele Galvagno

 

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