La vita asintomatica

Una poesia significativa di Raffaele Urraro, grande poeta ed esperto leopardista.

La vita asintomatica

il cielo è più nero stasera
e difatti si vede soltanto
il buio oltre le tenebre

non mi sono mai sentito
così provvisorio
come sperduto nella bocca di una nuvola

anche stasera
come ieri
come domani
la morte vola disinvolta
nell’aria ferma
mentre il vento se ne sta
chissà dove
stordito e incapace
di portare un soffio un sorriso
o un po’ di amore

la terra che produce la vita
produce anche la morte
ma non lo sa
mentre noi
gettati su queste sponde
a volte rigogliose
a volte secche come
pane ingiallito
navighiamo a vista
e non sappiamo neanche
se marciamo verso un abisso
o verso un punto imprecisato
dove nasce il sole

e la vita è diventata anch’essa
asintomatica
: non ha parola
che ci consoli
non ha sguardo
che ci conforti
non ha sorriso
che ci sfiori

ma morire da soli
è uno schiaffo alla vita
perciò ci resta soltanto
la forza del cuore.

 

Raffaele Urraro è nato a San Giuseppe Vesuviano dove, tuttora, vive ed opera. Dopo aver insegnato italiano e latino nei Licei, ora si dedica esclusivamente al lavoro letterario.

Giornalista pubblicista, collabora come redattore alla rivista di letteratura e arte «Secondo Tempo» diretta da Alessandro Carandente, ma suoi interventi critici, con saggi e recensioni, sono presenti anche su molte altre riviste.
Ha pubblicato numerose raccolte di poesie, saggi di poetologia e di critica letteraria, ha condotto varie ricerche nel campo della cultura popolare vesuviana e, relativamente alla letteratura latina, insieme a Giuseppe Casillo ha prodotto varie collane di classici e una storia della letteratura.
Presso l’editore Olschki ha pubblicato, nel 2008, Giacomo Leopardi: le donne, gli amori.