Lettera al sindaco Di Sarno (già maresciallo della GDF)

SOMMA VESUVIANA. «Le comunico che, stamane, una ditta non meglio identificata che si è adoperata alla potatura degli alberi, aveva in uso una piattaforma che, già ad occhio nudo, mostrava segni di irregolarità. La cosa gravissima è che questa piattaforma, chiamata cestello, aveva una targa priva di assicurazione e revisione. Spero che i documenti del cestello siano in regola.»

Lettera al sindaco Di Sarno (già maresciallo della GDF)

Ciò che accade a Somma Vesuviana purtroppo è sotto gli occhi di tanti. Restare in silenzio non si può ed allora Sindaco, Lei che è garante della legalità e conserva la delega alla legalità ci deve rispondere perché ha il dovere e l'obbligo di farlo, altrimenti cosa devo pensare?
Questa che le scrivo è solo l'ultima di ciò che da anni segnalo alla sua attenzione. Conoscendo bene la sua persona sino a cinque anni fa Lei aveva una grande memoria.

Ed allora nulla ha risposto in merito alle piscine realizzate senza licenza. Nulla ha mai risposto in merito agli abusi edilizi perpetrati sul territorio di Somma Vesuviana.

Le comunico che, stamane, una ditta non meglio identificata che si è adoperata alla potatura degli alberi, aveva in uso una piattaforma che, già ad occhio nudo, mostrava segni di irregolarità. La cosa gravissima è che questa piattaforma, chiamata cestello, aveva una targa priva di assicurazione e revisione. Spero che i documenti del cestello siano in regola.

E quindi, esimio sindaco Di Sarno, siccome è un appalto pubblico chi controlla?
Peccato che ci sono le foto. Ma a Lei poco importerà verificare perché la ditta abbia in uso una piattaforma non assicurata e non in regola.

A presto sindaco Di Sarno. La legalità è altra cosa e purtroppo a Somma Vesuviana abbiamo bisogno sempre di verificare perché chi dovrebbe è troppo distratto.


 

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