«Lotto con me stesso», il primo album dei J.S.P. Crew

Quando il jazz incontra il rap.

«Lotto con me stesso», il primo album dei J.S.P. Crew

L’album racchiude in sé lo spirito del progetto, ovvero, quello di accostare la linea vocale e rappata di SillaMandria e sostituire la classica produzione rap con una band vera a propria. La solidità e la precisione di un beat si mescolano all'imprevedibilità, alla creatività e alla fantasia di veri musicisti.

 

Un progetto maturo e ambizioso che vuole elevare il rap dalle mode usa e getta e scardinare l’impenetrabilità del mondo jazz, accostandolo con linguaggi più moderni. Il flow di SillaMandria rincorre un groove che si cristallizza in un fusion crossover ricercato e accattivante, dove fiati e chitarre possono ricordare l’atmosfera dei jazz club internazionali, mentre ritmica e rime riportano l’ascoltatore alle sensazioni della jam session Hip-Hop.

 

Un percorso in continua evoluzione che si estende dagli ascolti dei singoli componenti, una commistione di backgound artistici che fissano gli archetipi dei generi, ma, osano anche nel ricercare nuovi territori dove sviluppare arrangiamenti e songwriting. Le collaborazioni presenti nel disco ricalcano poi questa duplice anima della band. Dal mondo del rap arrivano gli scratch di DJ Myke e di Deva, che arricchiscono le composizioni con le sonorità tipiche di questo genere. Da quello jazz troviamo il contributo della cantante Tahnee Rodriguez, le chitarre elettriche di Diego Reali, il sax di Daniele Tittarelli, la tromba di Francesco Fratini, ma, anche la voce di Daniele Folcarelli alias Folcast, già attivo tra funk, R&B, soul e blues.

 

L’album è accompagnato dal videoclip della traccia “Intro” realizzato dal regista Giuseppe Rasi. Nelle suggestive immagini in bianco e nero, scorrono gli scorci di una Roma quasi neorealista. Frammenti di quotidianità urbana fanno da sfondo alle rime di SillaMandria, dove la crudezza e il caos della metropoli vengono rappresentati senza filtri e disarmante semplicità.