L'urlo nel silenzio
L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «Ho conosciuto tanti vescovi di Catania che hanno preferito essere collaterali al potere della città, magari per godere di favori e benefici. Finalmente un vescovo che si muove in direzione opposta e contraria.»
In occasione della festività di S. Agata, patrona di Catania, il vescovo della città, mons. Luigi Renna, ha pronunciato parole importanti, pacate ma decise. Ha invitato tutti a "non avere paura", a vivere con assoluta coerenza ai valori del Vangelo e ad operare per il bene comune.
Di assoluto rilievo l'invito rivolto ai cittadini e alla politica, affinché siano corresponsabili della vita pubblica.
Ha ricordato il degrado complessivo dei quartieri periferici, storicamente abbandonati, e la povertà educativa.
Riporto alcuni passi:
"C'è il timore di amministratori incompetenti che hanno problemi con la giustizia e non danno esemplarità. Il disimpegno è divenuto un costume che, elezione dopo elezione, ci fa perdere pezzi di cittadinanza e di vita democratica.
Rialzatevi e costruite la Chiesa e la vostra città, portando nel futuro una fede sincera e una carità operosa". È una esortazione che guarda al futuro, ma anche una critica rivolta al passato, e riguarda tutti, credenti e non.
Ho conosciuto tanti vescovi di Catania che hanno preferito essere collaterali al potere della città, magari per godere di favori e benefici. Finalmente un vescovo che si muove in direzione opposta e contraria.
I futuri amministratori della città faranno tesoro di tali esortazioni? Osservando quanto si muove nel mondo oscuro e sotterraneo della politica locale nutro forti dubbi. Rimango in attesa che le forze politiche escano allo scoperto per esprimere una valutazione.
Ma un fatto è certo: non rimarrò in silenzio!