Non rinunciare mai alla felicità
Usa le tue sconfitte per addestrare la pazienza. Usa i tuoi errori con la serenità dello scultore. Usa il dolore per intonare il piacere. Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza.
Puoi avere difetti, essere ansioso e perfino essere arrabbiato, ma non dimenticare che la tua vita è la più grande impresa del mondo.
Solo tu puoi impedirne il fallimento.
Molti ti apprezzano, ti ammirano e ti amano.
Ricorda che essere felici non è avere un cielo senza tempesta, una strada senza incidenti, un lavoro senza fatica, relazioni senza delusioni.
Essere felici significa trovare la forza nel perdono, la speranza nelle battaglie, la sicurezza nella fase della paura, l'amore nella discordia.
Non è solo godersi il sorriso, ma anche riflettere sulla tristezza.
Non è solo celebrare i successi, ma imparare dai fallimenti.
Non è solo sentirsi felici con gli applausi, ma essere felici nell'anonimato.
Essere felici non è una fatalità del destino, ma un risultato per coloro che possono viaggiare dentro se stessi.
Essere felici è smettere di sentirsi una vittima e diventare autore del proprio destino.
È attraversare i deserti, ma essere in grado di trovare un'oasi nel profondo dell'anima.
È ringraziare Dio ogni mattina per il miracolo della vita.
È avere la maturità per poter dire: "Ho fatto degli errori".
È avere il coraggio di dire "Mi dispiace".
È avere la sensibilità di dire "Ho bisogno di te".
È avere la capacità di dire "Ti amo".
E quando commetti un errore, ricomincia da capo.
Perché solo allora sarai innamorato della vita.
Scoprirai che essere felice non è avere una vita perfetta.
Ma usa le lacrime per irrigare la tolleranza.
Usa le tue sconfitte per addestrare la pazienza.
Usa i tuoi errori con la serenità dello scultore.
Usa il dolore per intonare il piacere.
Usa gli ostacoli per aprire le finestre dell'intelligenza.
Non mollare mai.
Soprattutto non mollare mai le persone che ti amano.
Non rinunciare mai alla felicità, perché la vita è uno spettacolo incredibile.
Papa Francesco