Patrimonio orizzontale, breve guida ambientalista per felini da tastiera

«Le società dovrebbero fare una “dieta permanente” e muoversi, lavorare, vivere accollandosi una nuova e odiosa tassa sui loro bilanci familiari e aziendali, una tassa sulla vivibilità futura o, per meglio dire, una tassa per mantenere i livelli ambientali accettabili.»

Patrimonio orizzontale, breve guida ambientalista per felini da tastiera

La Terra è a un bivio. Può essere spinta dagli uomini verso un baratro oscuro o verso un futuro più equo e sostenibile. Negli ultimi anni si sono molteplicate le voci, i movimenti di opinione, le aziende che, denunciando l’attuale economia capitalistica di mercato, hanno provato a offrire delle soluzioni per uno sviluppo economico e sociale meno aggressivo e più rispettoso dell’ambiente che tutti abitiamo.

La questione non è di facile soluzione, visto che le tematiche interconnesse sono complesse e i governi, nonostante i numerosi accordi sul clima, viaggiano a velocità diverse e non vogliono rinunciare alla loro fetta di produzione, crescita e ricchezza.

Davide Gatto riassume in questo volume gli argomenti di maggior peso che sono al centro del dibattito tra intelletuali, politici, esperti di vari settori. Dal fenomeno migratorio al tema delle diseguaglianze, dalla demogra a alle guerre, dalla salute all’ambiente, dal sistema di agricolura intensiva alle strategie delle grandi multinazionali.

Patrimonio Orizzontale investiga, lasciando spazio anche alle parole di autori di libri di successo, tutto ciò che ha a che fare con il nostro futuro e la vita su questo Pianeta. Può sembrare un progetto ambizioso mettere insieme Adam Smith e Greta Thunberg, Mario Monti e Naomi Klein, ma mai come in questo momento, funestati dal Covid-19 (cui è dedicata la Postfazione del libro), è importante avere stimoli di riflessione a tutto tondo, capaci di affrontare in modo chiaro le tante contraddizioni di un sistema economico e sociale non più sostenibile per la nostra generazione e ancor più per quelle future.

Le società dovrebbero fare una “dieta permanente” e muoversi, lavorare, vivere accollandosi una nuova e odiosa tassa sui loro bilanci familiari e aziendali, una tassa sulla vivibilità futura o, per meglio dire, una tassa per mantenere i livelli ambientali accettabili.

 

Davide Gatto, personaggio eclettico: imprenditore, blogger, giornalista. Da molti anni si interessa di ambiente e lo fa come attivista. Ama approfondire i temi che affronta, nel 2016 ha aperto un blog, il Gatto Quotidiano, che recensisce saggi, soprattutto di economia e temi ambientali. Laureato alla LIUC di Castellanza in economia aziendale, con una esperienza post laurea presso la Lehigh Universit - Stati Uniti, oggi vive a Salerno, dove scrive per la testata "Cronache". Ha lavorato per il Parlamento Europeo ed oggi è consulente politico, in materia di ambiente, cultura e comunicazione delle stesse. Con suo padre, Bartolomeo Gatto, autore delle illustrazioni del libro ha curato la parte storica del volume e della mostra "il Cappello a tre Punte", che trattava il tema della guerra in Iraq. Oggi persegue la strada dell'"anticapitalismo di prossimità", convinto che solo un cambiamento dei comportamenti dei cittadini in ottica anticapitalista, potrà salvare il mondo.