Don Milani e suo padre. Carezzarsi con le parole

Ricordiamo oggi, la morte di Don Lorenzo Milani, avvenuta il 26 giugno 1967. Esempio di virtù e di coraggio nell’educazione dei giovani soprattutto quelli svantaggiati.

Don Milani e suo padre. Carezzarsi con le parole

In questa occasione mi piace ravvisare la valenza informativa di un testo dedicato al rapporto che Don Milani intesseva con il padre Albano Milani per poter capire meglio la formazione del grande educatore.

Il libro in questione è “Don Milani e suo padre” Carezzarsi con le parole. Testimonianze inedite dagli archivi di famiglia, per i tipi di Edizioni Conoscenza, scritto da Valeria Milani Comparetti, figlia di Adriano, fratello maggiore di Lorenzo.

Albano Milani è una tessera mancante del mosaico familiare. Rimasto nell’ombra fino ad oggi, è stato considerato marginale nella biografia di Don Milani.

“Leggendo le carte di Albano – scrive l’autrice dell’introduzione - scoprivo invece per la prima volta, un uomo molto più complesso di quanto avessi immaginato, sicuramente indispensabile per comprendere Don Milani. Talvolta gli studiosi hanno fatto ipotesi azzardate, hanno ricercato ascendenze e fliazioni con le quali offriva. Nessuno si è chiesto però chi era il padre del Priore e quale fosse il suo ruolo. Eppure le attività di Albano, i suoi studi, i suoi interessi, il suo lavoro e le stesse modalità con le quali si offriva al confronto intellettuale con i familiari e gli amici non possono non aver avuto peso sulla formazione del giovane Lorenzo”

Sempre dalle pagine del libro riportiamo ciò che scrisse Albano Milani in un suo opuscolo del 1946 nel quale riportava l’utilità della scuola per il miglioramento dell’istruzione dei “figli del popolo”, come il miglioramento dell’istruzione pratico agraria dei figli dei contadini si giustappone, intrecciandosi, con la particolare visione del problema della riforma agraria e della conservazione dell’istituto mezzadri.

Il libro offre una vasta documentazione attraverso lettere e corrispondenze tra i vari membri della famiglia, in special modo quelle tra Alice Wells, madre di Lorenzo e Albano Comparetti Milano.

Profondo il legame tra Don Milani e la madre, ma altrettanto intenso il rapporto tra lui e il padre che ebbe, come si evince dalle sue carte personali, che mostrano quanto sia stata forte l’influenza del padre sulla formazione del figlio.

Nel testo intitolato Ragione, Religione e Morale, del 1928, Albano ci descrive la sua formazione religiosa, anche se, pur avendo ricevuto una educazione cattolica, in accordo con la moglie, non considerò necessario impartire tali rudimenti ai propri figli maggiori ma neanche il disprezzo della fede o del raccoglimento religioso, quanto piuttosto un atteggiamento di rispetto e l’interesse scientifico per lo studio delle religioni che correva in famiglia da varie generazioni, fin dall’epoca dei Comparetti.

Il padre morirà il 2 marzo 1947 poco prima dell’ordinazione a sacerdote del figlio.

Il pensiero di Don Milani può racchiudersi in questa sua frase celebre. “Se si perde loro (i ragazzi difficili) la scuola non è più scuola. E’ un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.