Rocambolesca evasione dal carcere di Pescara

Merola (FP CGIL): «situazione al collasso. È inaccettabile quanto sta accadendo nel panorama penitenziario. Alla Casa Circondariale di Pescara è emergenza da fin troppo tempo.»

Rocambolesca evasione dal carcere di Pescara

Nel primo pomeriggio di ieri, presso la Casa Circondariale “San Donato” di Pescara, un giovane detenuto è evaso durante la permanenza all’aria nel cortile passeggi, proprio come già successe nel 2020.
A darne notizia è Giuseppe Merola Coordinatore Regionale FP CGIL Abruzzo Molise - Giustizia che punta il dito contro una situazione kafkiana ed una cofosi istituzionale insostenibile, per i troppi gridi di allarme lanciati e mai recepiti.

«Con copiosi atti abbiamo denunciato gravi carenze strutturali e scarsi sistemi di sicurezza alla Casa Circondariale di Pescara, nonché la cronica carenza di personale (40 poliziotti penitenziari circa) - secondo il sindacalista - non per ultimo in occasione dell’analogo episodio di evasione registratosi nell’agosto 2020.
L’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe, almeno lo auspichiamo, avviare un urgente accertamento ispettivo, presso la struttura pescarese, al fine di definire responsabilità gestionali ed organizzative, nonché per constatare la reale emergenza che attanaglia le quotidianità di lavoratrici/lavoratori e le condizioni discutibili della popolazione detenuta. 
Politica ed istituzioni intervengano inesorabilmente sulla questione generale del sistema penitenziario - continua Merola - prima che sia davvero troppo tardi, non accettiamo più disagi e vicissitudini che compromettono l’ordine, la sicurezza e l’incolumità psico-fisica di tutta la collettività penitenziaria.
Gli Istituti Penitenziari del distretto abruzzese hanno pagato un caro prezzo specie in questo storico periodo pandemico, anche in virtù delle ataviche vacanze di risorse umane. È ora di dire basta! Siamo pronti ad una nuova mobilitazione.»