«Siamo un Paese di gattopardi e di mercenari»

L'OPINIONE. «Essere dalla parte di chi vince, sempre e comunque, costituisce la principale caratteristica della nostra classe dirigente, fedele specchio della maggior parte degli italiani.»

«Siamo un Paese di gattopardi e di mercenari»

Le ripe eran grommate d’una muffa, 
per l’alito di giù che vi s’appasta, 
    che con li occhi e col naso facea zuffa. 

Lo fondo è cupo sì, che non ci basta 
loco a veder sanza montare al dosso 
de l’arco, ove lo scoglio più sovrasta. 

Quivi venimmo; e quindi giù nel fosso 
vidi gente attuffata in uno sterco 
che da li uman privadi parea mosso. 

Inferno, Canto XVIII

 

Quanto avviene in questi giorni e in queste ore sul palcoscenico della politica italiana, mi rafforza in un convincimento che ho da tempo. Siamo un Paese di gattopardi e di mercenari.

Essere dalla parte di chi vince, sempre e comunque, costituisce la principale caratteristica della nostra classe dirigente, fedele specchio della maggior parte degli italiani. Le spiegazioni sono molteplici, ma voglio soffermarmi su due chiavi di lettura.

La prima è psicologica. Le personalità fragili, con tratti talora infantili, hanno bisogno di sicurezza e di senso di appartenenza. E chi può darli se non il vincitore? In attesa, quando sarà, del prossimo.

La seconda chiave di lettura è la radicata propensione all'opportunismo. Vi sono due categorie di opportunisti:

a) quelli che dichiarano apertamente la propria conversione al credo del nuovo leader

b) coloro che, invece, più subdolamente, aderiscono in silenzio.

Questi ultimi sono i più pericolosi. Recitano, continuando a fornire, all'esterno, l'immagine della propria indipendenza di giudizio e autonomia, ma, nel segreto, fanno incondizionata professione di fede. Anzi, di servilismo.

Qual è la finalità ultima degli opportunisti di ogni tempo? La poltrona, la carriera, le prebende. Tutti costoro, sia i fragili che gli opportunisti, sono esseri umani senza identità. L'Italia deve uscire da questo pantano che la infanga, e fare un passo avanti verso la vera libertà e una democrazia più matura.

È giunto il tempo di rompere gli indugi. Nei prossimi giorni pubblicherò una proposta di documento per un'alternativa democratica. Si deciderà assieme cosa fare.

 

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