TU, UN SECOLO

«Queste lettere sono per me lo specchio in cui mi guardo e che mi rimanda lo sguardo dei miei lettori. E io per merito loro mi vedo meglio di come sono.»

TU, UN SECOLO

Lo scorso 26 giugno, a pochi mesi dal compleanno che lo avrebbe visto spegnere 100 candeline, ci ha lasciati Raffaele La Capria, una delle voci più influenti dell’Italia del Novecento.

E se è vero, come ha scritto Wisława Szymborska, che “conta più chi ti conosce di chi conosci tu”, dal 4 ottobre è tornato in libreria con Tu, un secolo (Mondadori) e rende omaggio alla letteratura che lo reso eterno – compagna di vita, unica àncora di salvezza in un’epoca “senza maestri” – e ai tanti amici, alcuni ormai salpati come lui per un impalpabile altrove, attraverso più di settant’anni di lettere, scritte e ricevute.

Da Claudio Magris a Sandro Veronesi, da Emanuele Trevi a Silvio Perrella, passando per Pier Paolo Pasolini, Eugenio Montale, Elisabetta Rasy, Edoardo Albinati, Pietro Citati e tanti altri, Tu, un secolo raccoglie alcuni degli scambi epistolari più significativi dell’esistenza di Raffaele La Capria, ma anche lettere aperte e ricordi, piccole, preziosissime premesse scritte di suo pugno dall’autore.

Ne nasce un racconto lieve e arguto, uno strumento per riflettere sullo scorrere del tempo, sull’amicizia e sul suo valore, attingendo a quel punto di vista plurimo e al linguaggio ironico che sempre hanno caratterizzato la scrittura dell’autore di Ferito a morte, ma anche un’occasione per spiegarsi all’altro, senza però rinunciare a capire se stessi.

Un percorso a ritroso tra i ricordi, per riscoprire la vita che è stata, ma soprattutto l’ennesima, limpidissima testimonianza dell’eredità spirituale e letteraria di uno degli autori più imprescindibili del nostro Paese.

Raffaele La Capria (3 ottobre 1922 – 26 giugno 2022) è uno degli scrittori italiani più significativi e amati del Novecento e di questo scorcio del nuovo secolo. Nato a Napoli, esordì con Un giorno d’impazienza (1952) e raggiunse la fama con Ferito a morte (1961, premio Strega). Tra le sue opere, False partenze (1974 e 1995), L’armonia perduta (1986), Letteratura e salti mortali (1990), La mosca nella bottiglia (1996), Lo stile dell’anatra (2001), L’estro quotidiano (2005), Doppio misto (2012), La bellezza di Roma (2014), Il fallimento della consapevolezza (2018), La vita salvata (2020). L’intera opera di Raffaele La Capria è raccolta nel Meridiano Mondadori (2014) a cura di Silvio Perrella.