Venti destinatari di ordinanza di custodia cautelare per traffico di droga

Operazione dei Carabinieri di Cerignola.

Venti destinatari di ordinanza di custodia cautelare per traffico di droga

I carabinieri della Compagnia di Cerignola hanno dato esecuzione a due distinte Ordinanze di Custodia Cautelare, emesse dal G.I.P. del Tribunale di Foggia su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti complessivamente di 20 indagati (di cui 11 destinatari della custodia cautelare in carcere, 4 degli arresti domiciliari e 5 del divieto di dimora), ritenuti responsabili a vario titolo di detenzione a fine dispaccio di sostanze stupefacenti in concorso qualificato. I provvedimenti restrittivi traggono origine dalla manovra investigativa dell’Arma finalizzata alla disarticolazione delle principali attività di spaccio cerignolane, sottoposte a un continuativo monitoraggio da novembre 2022 a giugno 2023.

La prima attività investigativa - avviata nel novembre 2022 e conclusasi nel gennaio 2023 -ha consentito di documentare come i 6 indagati - tutti destinatari di Custodia Cautelare in Carcere – operavano in maniera da offrire un vero e proprio “supermercato della droga” in un locale del centro cittadino. Sono state documentate oltre 1.300 cessioni di narcotico (con una media di 35 al giorno), una persona è stata arrestata in flagranza di reato per detenzione illecita finalizzata alla vendita di sostanza stupefacente e 7 assuntori sono stati segnalati alla locale Prefettura, nonché sono stati sequestrati oltre 100 grammi tra hashish, cocaina e marijuana.

La seconda attività investigativa - avviata nel gennaio 2023 - ha consentito di raccogliere elementi di reità nei confronti di 14 indagati (tutti italiani, di cui 5 destinatari del carcere, 4 degli arresti domiciliari e 5 del divieto di dimora).

I Carabinieri, coordinati dalla Procura della Repubblica di Foggia, hanno accertato le modalità di acquisto, trasporto e vendita al dettaglio di stupefacente, effettuata nell’hinterland cerignolano e in altre Province limitrofe.

I procedimenti si trovano nella fase delle indagini preliminari e gli indagati, la cui posizione è al vaglio dell’Autorità Giudiziaria, non possono essere considerati colpevoli fino alla eventuale pronuncia di una sentenza di condanna definitiva.