A Sant'Egidio con “Le Vie degli Eremi”

Focus sui popoli italici di Molise Noblesse lungo i sentieri montani del massiccio del Matese. Domani, 12 agosto 9.00 storia e natura con la suora eremita.

A Sant'Egidio con “Le Vie degli Eremi”

I ragazzi di Molise Noblesse non si fermano! Il progetto internazionale, main partner Filitalia International e Chapter Bojano, il quotidiano internazionale Un Mondo d’Italiani, Casa Molise, Awa, Assel, Uci, insieme a tantissimi altri partner in Italia e nel mondo, sotto la guida di Mina Cappussi, per Turismo è Cultura 2020, presenta: “La Via degli Eremi: focus sui Popoli Italici di Molise Noblesse lungo i sentieri montani del massiccio del Matese". Camminata storico-naturalistica attraverso tre comuni del Matese: San Polo, San Massimo, Sant'Egidio di Bojano, con sosta al Rifugio degli Alpini di Colle Ciammarucone.

La via breve dalle Pianelle
L’evento si terrà mercoledì domani alle ore 9:00, grazie alla guida Tonino Spina, di Matese Mountain
Bike, e la vicinanza virtuale di Giulio De Camillis. Molise Noblesse si occupa di promozione territoriale,
nell’ambito del Movimento nazionale per la Grande Bellezza. Allo slogan “Il Molise esiste ed è nobile!”,
propone una passeggiata storico-naturalistica da località Le Pianelle di San Massimo all’antico cenobio di Sant'Egidio, lungo la strada per Campitello Matese, in una natura selvaggia dalla bellezza mozzafiato, lungo sentieri antichi, strapiombi, rocce imponenti, tra muschi, felci, licheni, prugnolo, lamponi, ciclamini, rosa canina, che nella passata edizione si è tenuta il 31 luglio 2019. Segreteria organizzativa Manuela Canzona, ufficio stampa Sabina Iadarola e Pamela Cioffi, social web Andrea De Marco, Franco Iadarola e Fabiana Carbone, Graphic CORE Eliana Cappussi.

Conferenze Camminanti
Anche le Vie degli Eremi, targata 2020 per Molise Noblesse MMXX, rilancia l’idea delle famose Conferenze Camminanti a cura di docenti universitari, studiosi, esperti che illustrano le evidenze storiche, antropologiche, ambientali, artistiche e naturalistiche in tono divulgativo. Mariantonietta Romano, archivista ed esperta di Storia Medievale, porterà una relazione dal titolo “Felix solitudo? Sant’Egidio fra pastori ed eremiti”. Suor Margherita ci parlerà delle emozioni e delle sensazioni di chi vive ogni attimo la natura come parte integrante dell’essere, con il suo intervento "Incontro con lo Spirito, la Natura dentro e fuori di noi". Mina Cappussi relazionerà sulla necessità di “fare silenzio” nella propria vita e sulla funzione dell’eremita nei millenni, nel breve seminario titolato "Il Silenzio e il Cammino come catarsi".

Storia e natura sull’Appennino Sannita
“Le Vie degli Eremi”, per il ciclo “Popoli Italici” è una camminata storico-naturalistica, su strada sterrata, da percorrere lentamente per poter ammirare il paesaggio circostante, selvaggio e silenzioso, tra rilievi e vallate, alture e strapiombi, praterie e ripidi costoni rocciosi, boschi di quercia, di castagno, tra muschi, felci, licheni, trigni, lamponi, ciclamini, rosa canina e altre essenze della flora della media montagna appenninica molisana, Appennino Sannita.

La cappella di Fonte Santa Maria
A quota 1130 m s.l.m., a San Polo Matese, 471 abitanti nella provincia di Campobasso, arroccato su un colle ai piedi del massiccio montuoso dell’Appennino Sannita, c’è la Fonte Santa Maria. Una piccola cappella, un riparo, una statua della Vergine, una croce. Un luogo al di fuori delle mete turistiche di massa, dove sperimentare le emozioni forti del contatto con la natura incontaminata e bellissima della regione. 

Suor Margherita, l’eremita dei tempi moderni
Sant’Egidio si staglia nel mezzo di una verde altura del Matese a 1025 metri di quota, un cenobio del IX
secolo ad opera dei Cistercensi o dei Templari. Il complesso, che fa parte della parrocchia dei Santi Erasmo e Martino di Bojano, consta di una chiesetta annessa ad un rifugio che era l’antico piccolo cenobio costruito con funzioni di eremo e di ricovero per viandanti che, soprattutto nel periodo medioevale, seguivano i sentieri montani che collegavano i due versanti del massiccio del Matese, molisano e campano. Secondo la tradizione, ha ospitato il Santo che soleva alimentarsi con il latte di cerva. Documentata la presenza di altri eremiti nel ‘700, mentre oggi vi abita suor Margherita, che ha deciso di lasciarsi alle spalle il rumore del mondo. Suor Margherita, lombarda, 65 anni circa, della Congregazione suore delle Poverelle di Bergamo, per parecchi anni missionaria in Africa, vive da qualche anno nell’edificio sperduto fra i monti del Matese, raggiungibile unicamente a piedi.

Programma
Ritrovo ore 9:00 presso le Pianelle di Campitello Matese, da dove avrà inizio la passeggiata per il pubblico.
L’evento è aperto a tutti e si svolgerà nel rispetto della normativa Covid e del distanziamento sociale. Si
raccomandano scarpe da trekking, abbigliamento comodo, spray antizanzare, mascherina e gel igienizzante.
La colazione è al sacco, da consumare sul pianoro davanti all’eremo.