A Verzino il ricordo delle vittime delle mafie

«Dalle sentenze di questi ultimi anni – hanno spiegato gli organizzatori - sappiamo che cosa nostra e ‘ndrangheta hanno camminato insieme e continuano a farlo ancora oggi seppur con modalità differenti rispetto ad un passato non molto recente durante il quale lo Stato deviato e la mafia erano legati da un vero e proprio patto di sangue».

A Verzino il ricordo delle vittime delle mafie

Domenica scorsa, 19 luglio 2020 in Piazza Campo, dinanzi all’Albero della Legalità a Verzino
(KR)
si è tenuta la Commemorazione delle Vittime di Mafia, evento organizzato dal Progetto di Vita e dal Comune in occasione del ricordo della Strage di Via d’Amelio.

Alla cerimonia ha partecipato la comunità di Verzino rappresentata dal Sindaco che nel suo discorso di apertura ha sottolineato l’importanza della Giornata del ricordo e soprattutto quanto tutti dobbiamo essere uniti nella lotta alle mafie che sono terrorizzate dalla Legalità. Alla Commemorazione hanno partecipato anche le autorità militari: il Maresciallo Domenico Colella della Stazione dei Carabinieri di Verzino, il Colonnello Dirigente Medico della Polizia di Stato della Questura di Crotone Salvatore Pontieri, in rappresentanza del Prefetto e del Questore di Crotone e il Maresciallo della Guardia di Finanza Marasco.

Sono intervenuti anche i fondatori del Progetto di Vita, Adriana Colacicco e Gerardo Gatti, impegnati in tutta Italia nella diffusione dei valori della Legalità e della Giustizia con la piantumazione dell’Albero della Legalità.

«Dalle sentenze di questi ultimi anni – hanno spiegato gli organizzatori - sappiamo che cosa nostra e ‘ndrangheta hanno camminato insieme e continuano a farlo ancora oggi seppur con modalità differenti rispetto ad un passato non molto recente durante il quale lo Stato deviato e la mafia erano legati da un vero e proprio patto di sangue».

Adriana Colacicco ha ribadito quanto le logge massoniche siano potentissime e quanto l’epoca dei corleonesi non sia terminata e che il latitante mafioso Matteo Messina Denaro debba essere assicurato alla giustizia. Ha concluso la cerimonia Gerardo Gatti, cofondatore del Progetto di Vita, che, con esempi pratici e quotidiani, ha ribadito il concetto di mafiosità.