Addio Philippe

ENORME PERDITA. Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte. Il grande pubblico televisivo lo ha conosciuto nel 1999 come inviato della trasmissione Art’è su Raitre. L’anno dopo è stato autore e conduttore della trasmissione Art.tù, poi dal 2002 al 2012 autore e conduttore di Passepartout, programma d’arte e cultura divenuto Il Capitale, e del programma del 2011 Emporio Daverio per RAI 5.

Addio Philippe

“Il fulcro della crisi attuale del pensiero critico sta nella confusione semantica, nella difficoltà di sapere che cosa siano oggi la scultura, la pittura, la fotografia e le installazioni, il teatro o le performance. Diventa necessario ridare un significato alle parole che usiamo.”

E' morto stanotte a Milano uno dei più grandi divulgatori, saggisti, storico dell'arte e politico.
Philippe Daverio. Nota e fortunata la sua striscia Passepartout su Rai3.
Si contraddistingueva per il suo abbigliamento, farfallino e giacche particolari dalle più svariate fantasie.
Come Achille Bonita Oliva, ha improntato la comunicazione dell'arte con un linguaggio con matrice comune, rendendo unico il modo stesso di comunicare.

Intellettuale di straordinaria umanità. Nato il 17 ottobre 1949 in Alsazia, frequentò il Liceo scientifico francese ma frequentò l'Università in Italia, laurea in Economia e Commercio presso la Bocconi.
Iniziò, poi, l’avventura nel mondo dell’arte.

Philippe Daverio si è sempre definito uno storico dell’arte. Il grande pubblico televisivo lo ha conosciuto nel 1999 come inviato della trasmissione Art’è su Raitre. L’anno dopo è stato autore e conduttore della trasmissione Art.tù, poi dal 2002 al 2012 autore e conduttore di Passepartout, programma d’arte e cultura divenuto Il Capitale, e del programma del 2011 Emporio Daverio per RAI 5.

Molte le sue pubblicazioni scientifiche e quelle divulgative. Daverio ha svolto attività di docente in diverse Università.

Nel 2013 ha ricevuto dal presidente della Repubblica, il Cavalierato delle Arti e delle Lettere e la Medaglia d’Oro di benemerenza del Ministro per i Beni Culturali; sempre nel 2013 è stato insignito dal presidente della Repubblica francese della Legion d’Honneur.

Nel settembre 2014 è diventato direttore artistico del Grande Museo del Duomo di Milano, e dal 2015 membro del Comitato scientifico della Pinacoteca di Brera e Biblioteca nazionale Braidense.

Teatro, arte, Tv. Riuscì a carismare ogni palcoscenico.

“La curiosità sarà anche un difetto e l’ozio un vizio, ma i due elementi, combinati insieme, sono un utile strumento di sopravvivenza.”