“Appena dietro il respiro”, il racconto collettivo al femminile che aiuta l’Oms

INTERVISTA a Rossana De Lorenzo, una delle due creatrici.

“Appena dietro il respiro”, il racconto collettivo al femminile che aiuta l’Oms

Com’è nato “Appena dietro il respiro”?
«L’idea nasce due mesi fa quando, la mia collaboratrice Eleonora Dionisi ed io (nella foto), lanciamo l’hashtag
#NoalDisagiodaContagio, un contenitore di post positivi sul tempo complesso che siamo chiamati a vivere.
Durante una nostra chiacchierata pensiamo a un racconto collettivo, a più mani, a un format diverso rispetto a ciò che troviamo di solito sugli scaffali delle librerie e negli store online.

Molti hanno realizzato raccolte di racconti, pochi, invece, hanno tentato la strada più originale e tortuosa del racconto collettivo. Volevamo esplorare una forma narrativa inusuale e dimostrare come, l’unione di più stili e di più registri, potesse essere un punto di forza, facendo la differenza.

Le scrittrici partecipanti sono: Barbara Bolzan, Silvia Bottani, Isabella Corrado, Maria Giulia Cotini, Lorenza Ghinelli, Loreta Minutilli, Elena Giorgiana Mirabelli e Claudia Petrucci».

Raccontaci qualcosa di più su chi l’ha ideato.
«Dietro le quinte, se così possiamo dire, oltre me che lavoro da tempo nella comunicazione soprattutto come Copywriter e nel giornalismo come Contributor per testate nazionali, c’è Eleonora Dionisi, che ha una lunga esperienza come Graphic Designer e VFX Artist. Credo che le nostre professionalità si siano incrociate perfettamente e siano diventate complementari in un progetto che, tra i vari aspetti, fonde elementi
testuali e visivi».

Il progetto includerà anche i contenuti creativi di fotografi, illustratori, storyteller, musicisti e videomaker. Gli artisti interessati come possono partecipare?
«Partecipare è molto semplice: basta inviare il proprio lavoro ad appenadietroilrespiro@gmail.com, condividerlo sul proprio profilo Facebook, taggando la nostra pagina, ed usando l’hashtag #NoalDisagiodaContagio. La partecipazione è aperta fino alle ore 12:00 del 25 giugno e la selezione delle opere migliori avverrà il 28 giugno.
Per maggiori informazioni su file e dimensioni accettate, si può consultare il regolamento completo che è in
evidenza sulla nostra pagina Facebook

Cosa distingue “Appena dietro il respiro” da altri progetti narrativi?
«Il fatto che sia un racconto collettivo, che preveda una call to action con cui vogliamo dare agli artisti più meritevoli il giusto spazio all’interno della pubblicazione, ma anche l’uso della realtà virtuale e, soprattutto, la finalità. L’Oms ha un ruolo cruciale in questo momento storico, ma sappiamo che ha perso l’appoggio dei uno dei maggiori contribuenti, gli Usa, perciò ora più che mai, ha bisogno di particolare attenzione.
Abbiamo quindi deciso di devolvere il ricavato in suo favore.
Quanto alla realtà virtuale, è un’altra peculiarità che vogliamo offrire ai lettori, così che possano entrare a pieno nella storia, avvicinarsi ai personaggi, farne propri i dialoghi e sperimentare un modalità immersiva che, forse, non hanno mai provato prima leggendo un racconto».