CONSIDERAZIONI SUL FALLIMENTO DELLA BANCA DELLA SILICON VALLEY

L'OPINIONE. «La Banca della Silicon Valley, la sedicesima banca americana con 250 miliardi di dollari di deposito, sta fallendo. Ci dicono che non ci sarà un effetto domino come nel 2008 e staremo a vedere.»

CONSIDERAZIONI SUL FALLIMENTO DELLA BANCA DELLA SILICON VALLEY

PROFONDO ROSSO. Tuttavia, se pure non dovesse esserci un effetto domino, ricordo che questa banca sosteneva tutte le aziende di quell'area che sembra producessero innovazioni fondamentali. Se é vero, che questa banca serviva a sostenere aziende che producevano beni reali ed innovativi, qualcuno ci dovrà spiegare perché é fallita?

Nel 2008 il fallimento del sistema bancario fu evitato per intervento degli Stati Uniti.

Gli USA hanno immesso nel sistema 10.000 miliadi di dollari ed in Europa, si sono destinati a questi salvataggi, 4500 miliardi di euro. Tutti questi capitali mobilizzati sono poi stati scaricati sui debiti pubblici e noi tutti abbiamo pagato, a partire dal dramma della Grecia, allo smantellamento progressivo degli stati sociali. Ci raccontavano che avevamo vissuto al di sopra delle nostre possibilità e che ora dovevamo pagare. 

Nel 1929 ci fu una crisi simile di sistema che impoverì il mondo, che fu fatta pagare ai più deboli e che si risolse solo con la seconda guerra mondiale e con le intuizioni di Keyness. 

Se mettiamo un pO' in fila i fatti degli ultimi anni possiamo vedere:

2008 prima crisi economica mondiale;

2020 pandemia covid con altrettanto enorme crisi di sistema mondiale;

2022 guerra Russa-Ucraina,con tutte le ripercusdioni che stiamo vivendo, ed ora il fallimeno della banca della Silicon Valley anche con la filiale europea. 

Ad ogni crisi di questo tipo osserviamo un addensarsi della ricchezza sempre in più poche mani ed un aumento della povertà diffusa.

La scuola neoliberista di Chicago ipotizzava, per cambiare i sistemi, degli shock violenti che facessero accettare alla popolazione cambiamenti impensabili. Mi chiedo se non c'è qualche mente fine dietro a questi accadimenti. Ma se non c'è una mente fine dobbiamo solo constatare il fallimento di questo neoliberismo in crisi e cambiare strada.

Superare il pensiero unico dominante diviene sempre più una necessità tenendo conto della crisi ecologica e demografica che stiamo vivendo e che non ha risposte vere con queste classi dirigenti.

Lucio Pastore