Il libro del mese è “Pietro e Paolo” di Marcello Fois

La bravura di Fois nel raccontare la storia dell'amicizia di Pietro e Paolo trascina il lettore al cuore della narrazione.

Il libro del mese è “Pietro e Paolo” di Marcello Fois

«Il Dio delle storie lasciava corda ora ai cani del risentimento ora a quelli della riconoscenza ora a quelli della rivendicazione. Mute chiassose e disordinate che inseguivano quella volpe che è la certezza presunta, quel cinghiale che è ogni conclusione scontata. Quando li avesse liberati dai guinzagli, avrebbe concesso ai suoi personaggi la piena responsabilità delle loro azioni».

"Pietro e Paolo" è l'intensa storia dell'amicizia dei protagonisti dell'ultimo romanzo di Marcello Fois (Einaudi Supercoralli), inseparabili e uniti, verbo servile e verbo ausiliare: Paolo, il figlio dei padroni e Pietro, il figlio dei servi. La forza della loro amicizia germoglia in una Sardegna selvaggia e misteriosa e cresce indomita nonostante le differenze di classe. Un giorno il fragile e insicuro Paolo viene chiamato alle armi e Pietro, legato da una solenne promessa, si arruola per proteggere l'amico. La guerra tuttavia cambia il rapporto fraterno e ancestrale tra Pietro e Paolo: un giorno tutto si spezza e l'amicizia cede il posto al sospetto e al rancore. Con la forza di una scrittura originale, impregnata di parlate antiche e dialettiche, Fois ci narra una storia di amicizia molto particolare: sanguigna, ancestrale e finanche emozionante.

La bravura di Fois nel raccontare la storia dell'amicizia di Pietro e Paolo trascina il lettore al cuore della narrazione, complice la divisione in capitoletti e la numerazione a ritroso degli stessi (da sedici a zero). La curiosità del lettore cresce pagina dopo pagina e fino all'ultimo Fois non lascia intendere quale sia l'epilogo della storia. "Pietro e Paolo" è una lettura intensa e incalzante che ha il pregio di far riflettere sul potere dell'amicizia e su quanto essa sia imprescindibile nella vita degli uomini. Una lettura che WordNews.it consiglia vivamente.

La Trama

Prima erano inseparabili: Pietro figlio dei servi, Paolo dei padroni, un’adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una Sardegna selvaggia. I giochi, le parole pronunciate per conoscersi o per ferire, poi Lucia, «una giovane acacia selvatica»: sono tante le vie per scoprire chi sei, chi vuoi diventare, qual è la misura esatta del tuo potere. Quando Paolo viene chiamato alle armi, per una promessa che assomiglia a un patto di sangue si arruola anche Pietro, da volontario. Il suo compito è guardare a vista l’amico fragile, sorvegliarlo, proteggerlo. Le disparità nel loro rapporto ora non è piú possibile ignorarle, s’impongono come le regole di grammatica che Paolo un tempo spiegava a Pietro: ci sono dei verbi, gli ausiliari, che permettono a tutti gli altri di spostarsi nello spazio e nel tempo. «Non lasciarmi» chiede Paolo, e Pietro forse lo tradirà o forse rispetterà la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle loro famiglie in Sardegna, cambieranno per sempre. Sino a quel mattino di gennaio in cui, ormai uomini fatti, si troveranno di nuovo uno di fronte all’altro. In una resa dei conti dove tradirsi o salvarsi può essere paradossalmente lo stesso gesto.