I vecchi Mostri: un Governo pericoloso e dannoso
CARTA CANTA. «I rappresentanti del governo, anziché essere a Lampedusa a occuparsi del destino di migliaia di persone in mare e dall’altra parte del mare, preferiscono occuparsi di una persona sola: un giudice di Catania che ha fatto il suo lavoro secondo la legge e secondo coscienza».
«...il trattenimento è stato disposto perché l’interessato proveniente da un paese designato di origine sicura ai sensi dell'articolo 2 bis del decreto legislativo 20/05/200 8 , ha presentato , in data 27/9/2023 la domanda di riconoscimento della protezione internazionale nella zona di transito della provincia di Ragusa di cui
all'articolo 28 bis, co. 4, decreto legislativo 25/2008, nell'ambito della procedura di cui all'articolo 28 bis commi due lett. b) e b bis) del decreto legislativo 25/2008 ; lo stesso, inoltre, n on ha consegnato il passaporto o altro documento equipollente in corso di validità e n on ha prestato garanzia finanziaria secondo le disposizioni del
decreto del Ministro dell'Interno, di concerto con il Ministro della Giustizia e il Ministro dell'Economia e delle Finanze, del 14 settembre 2023, recante indicazione dell'importo e delle modalità di prestazione della garanzia finanziaria a carico dello straniero durante lo svolgimento della procedura per l'accertamento del diritto di accedere al territorio dello Stato...»
Sentenza Catania, 29 settembre 2023
«Basita per la sentenza di Catania, è contro il governo».
Giorgia Meloni, presidente del consiglio dei Ministri, Corriere della Sera, 2 ottobre 2023
«Mi chiamo M.A., nato il 19.10.1985 a Mahdia, Tunisia. Sono arrivato in Italia a Lampedusa, il giorno 19.09.2023, con un barcone dopo essere rimasto due giorni in mare, siamo stati soccorsi dalla nave di soccorso e portati a Lampedusa, partendo dalla Tunisia. Dopo Lampedusa sono stato portato a Palermo e poi a Pozzallo. Ho chiesto protezione internazionale a Pozzallo, sono partito perché ho avuto problemi con mia moglie in ospedale, mia moglie più volte è rimasta incinta, per tre volte ha partorito ma per mancanza di adeguate cure ospedaliere i neonati non sono sopravvissuti. Mia moglie è rimasta in Tunisia con uno dei miei figli. Nel mio Paese le cure sono a pagamento e per questo ho deciso di partire.
Non sapevo di poter versare una garanzia finanziaria.»
dalla Sentenza di Catania, 29 settembre 2023
«La Lega al Senato presenterà un’interrogazione al ministro della Giustizia per approfondire la vicenda del giudice che non ha convalidato il fermo di migranti nel centro richiedenti asilo di Pozzallo. Alla luce delle informazioni lette oggi sui giornali, che riferiscono di petizioni da parte del magistrato contro Salvini ministro dell’Interno e campagne pro Ong, non vorremmo sia stata fatta una scelta ideologica. Nella nostra Repubblica è lecito avere opinioni politiche e poterle esprimere, ma questo non può succedere in un tribunale, dove i giudici devono rispondere soltanto alla legge».
Lega Nord, Corriere della Sera, 2 ottobre 2023
«Avevo portato con me una carta d’identità tunisina e un certificato di nascita ma li ho persi in mare. Il barcone era prossimo ad affonda re perché aveva imbarcato molta acqua.»
dalla Sentenza di Catania, 29 settembre 2023
«Le notizie sull’orientamento politico del giudice che non ha convalidato il fermo degli immigrati sono gravi, ma purtroppo non sorprendenti. Già nel 2019, quando ero al Viminale, ci scontrammo con giudici del Tar che cercavano di boicottare i Decreti sicurezza e che sposavano pubblicamente le tesi della sinistra. Il tutto senza dimenticare le rivelazioni di Luca Palamara e le intercettazioni contro il sottoscritto che `va fermato anche se ha ragione´. La Lega chiederà conto del comportamento del giudice siciliano in Parlamento, perché i tribunali sono sacri e non possono essere trasformati in sedi della sinistra».
Matteo Salvini, Corriere della Sera, 29 settembre 2023
«Considerato altresì che il richiedente ha riferito di essere rimasto sei giorni a
Lampedusa e una notte a Palermo, dove era arrivato con una volante della Polizia e
che al momento dello sbarco non aveva manifestato volontà di chiedere protezione
internazionale; né nessuno gli aveva chiesto se era sua intenzione richiedere asilo;
Evidenziato che, nel corso dell’udienza, il Vice Questore ha precisa, sulla base
degli atti in suo possesso, che il richiedente era effettivamente giunto a Lampedusa
il giorno 20 settembre, a seguito di operazioni di soccorso, era stato trasferito a
Palermo erroneamente, e che, poi, in data 27.09.2023, era stato portato a Pozzallo,
manifestando nella stessa data la volontà di chiedere protezione...»
Sentenza Catania, 29 settembre 2023
«L'Anm di Catania esprime una posizione ferma e rigorosa a tutela della collega Iolanda Apostolico, persona perbene che ha lavorato nel rispetto delle leggi, e respinge con sdegno le accuse a lei rivolte. Il rapporto tra potere esecutivo e giudiziario andrebbe improntato a ben altre modalità».
La Sicilia, 2 ottobre 2023
«Il difensore si è opposto alla convalida per il mancato rispetto dei termini della procedura, essendo il richiedente giunto in data 20.09.2023 e, pertanto, essendo stati oltrepassati i termini delle 48 ore dall’inizio del trattenimento, nonché i termini previsti per la procedura di frontiera. ... A Lampedusa il
richiedente non è stato posto nelle condizioni di manifestare la richiesta di asilo e ha eccepito la mancanza di un certificato di idoneità rilasciato da un medico che attesti che lo stesso può essere sottoposto al trattenimento. Eccepisce , infine, che non gli sono state fornite le informazioni sulle misure alternative.»
Sentenza Catania, 29 settembre 2023
«No a vuote celebrazioni di strazianti anniversari, dobbiamo assumere un impegno che è di ordine umano ed etico, prima ancora che sociale e politico».
«I rappresentanti del governo, anziché essere a Lampedusa a occuparsi del destino di migliaia di persone in mare e dall’altra parte del mare, preferiscono occuparsi di una persona sola: un giudice di Catania che ha fatto il suo lavoro secondo la legge e secondo coscienza, considerando illegittime, come già lo erano apparse agli occhi di tutti, quelle previsioni del decreto Cutro che violano sia le norme europee sia innanzitutto la nostra Costituzione».
Arcivescovo Corrado Lorefice, Palermo Today, 3 ottobre 2023