Prove tecniche per abolire lo Stato di diritto

L'OPINIONE DELL'AVV. GUARNERA. «In merito al caso concreto ritengo che la Giudice di Catania abbia adottato una decisione giusta sul piano giuridico. Chi avesse opinione diversa, e ne ha titolo, proponga appello.  Le polemiche, diverse da valutazioni giuridiche, sono tutte fuorvianti e strumentali».

Prove tecniche per abolire lo Stato di diritto

Le scomposte reazioni di alcuni esponenti politici al provvedimento su alcuni migranti della Giudice di Catania è un grave segnale.

Grave per la democrazia del nostro Paese, grave perché ignora la nostra Costituzione, la normativa europea e il principio cardine della separazione dei poteri.
Grave perché parla alla "pancia" di un popolo in larga parte ignorante, emotivo, istintivo e poco razionale.
Nella mia lunga carriera di avvocato ho conosciuto diverse persone che dinnanzi a decisioni della

Magistratura non conformi alle loro aspettative attaccano i Giudici, ritenendoli di parte, politicizzati o addirittura venduti.
Ovviamente senza alcuna prova.

E quando costoro sono stati miei clienti ho sempre dato una risposta: i provvedimenti che non si condividono si impugnano, sia in secondo grado che in Cassazione.

La Costituzione non prevede altro rimedio.

E qualora avessero preteso, da parte mia, azioni diverse e prive di fondamento, li ho sempre accompagnati alla porta. In merito al caso concreto ritengo che la Giudice di Catania abbia adottato una decisione giusta sul piano giuridico. Chi avesse opinione diversa, e ne ha titolo, proponga appello. 

Le polemiche, diverse da valutazioni giuridiche, sono tutte fuorvianti e strumentali.
Sono propaganda politica di basso profilo, e denotano una caratteristica ampiamente diffusa nella classe politica: la mala fede.