Il presidente Cimino: «L’Ordine dei Giornalisti del Molise fa il suo dovere»

IL BILANCIO. Dopo la conferenza stampa di ieri mattina abbiamo incontrato il rappresentante molisano dei giornalisti. Siamo partiti dall’esercizio abusivo della professione (“Vigiliamo e collaboriamo per il rispetto delle regole”) senza dimenticare gli obiettivi raggiunti (“Abbiamo presentato il nostro nuovo giornale”) e ancora da raggiungere (“Sto aspettando le sorti della sede staccata di Isernia, visto che il presidente della Provincia pentra non si decide. Ci aveva fatto una promessa.”)

Il presidente Cimino: «L’Ordine dei Giornalisti del Molise fa il suo dovere»
Vincenzo Cimino (ph Pino Manocchio)

«Abbiamo convocato una conferenza stampa sull’esercizio abusivo della professione perché nei mesi scorsi avevamo mandato delle note e poi delle diffide in quanto ritenevamo che alcuni blog, alcuni contenitori, alcuni siti fossero delle testate giornalistiche vere e proprie. Siamo riusciti in questo intento, avendo avuto anche la possibilità di interagire con i proprietari e con i giornalisti che esercitavano la professione all’interno di questi siti». Comincia così la nostra conversazione con il presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Molise, il prof. Vincenzo Cimino. «Oggi abbiamo presentato delle nuove testate che coprono tutto il territorio regionale con nuovi direttori e con notizie nuove. Un pluralismo che aumenta. Quindi se delle testate muoiono ce ne sono altre che nascono.»

 

Una conferenza stampa indetta proprio per spiegare l’azione dell’Ordine del Molise. «Continua la nostra attività che tende a vigilare su chi giornalista non è e su chi giornalista lo fa in modo improprio ma anche a collaborare per far sì che le regole imposte dall’ordinamento siano sempre rispettate. Ovviamente stiamo parlando di siti che avevano tutte le caratteristiche di un giornale, cioè un aggiornamento costante, un territorio ben identificato, fotografie e anche degli spazi pubblicitari. Possiamo dire che, da oggi in poi, oltre ad avere delle testate nuove avremmo anche delle redazioni che sforneranno nuovi giornalisti. Vere palestre.»

 

Durante l’incontro con gli organi di informazione locali è stato presentato anche il nuovo giornale dell’Ordine. «Penso che sia opportuno dopo diciassette anni. Se non ce l’ha l’Ordine dei giornalisti un giornale vorrei sapere chi ce lo debba avere». Ma perché l’OdG Molise ha sentito l’esigenza di dare vita a un giornale? «Innanzitutto perché molti altri Ordini ce l’hanno. Non vedo perché chi si occupa di informazione non debba dare l’esempio. Poi, e questo motivo è il più importante e ci tengo a sottolinearlo, perché ci sono tanti giornalisti che non si sono piegati alle logiche del mercato, che non si sono piegati a scrivere a un euro e perché ci sono giornalisti anziani che, magari, non hanno il ritmo di due o tre articoli al giorno ma che hanno la voglia di scrivere. Ci sono dei giornalisti, ripeto, che sono stati tagliati fuori dal mercato. L’Ordine è di tutti, anche il giornale sarà di tutti.»

 

Quali saranno i contenuti? «Avrà due occhi e due orecchie verso quello che faranno gli altri Ordini, il consiglio nazionale, le istituzioni, i Tribunali, le Corti per quello che concerne l’attività ordinistica. Parleremo di storia del giornalismo molisano senza dimenticare l’attività formativa. Poi, ovviamente, anche i vari appuntamenti. Avrà una cadenza mensile e uno sfogliabile di sedici pagine di inchieste.»

 

«L’Ordine dei giornalisti del Molise fa il suo dovere – ha tenuto a precisare il presidente Cimino -, forse gli altri sono un po’ più stantii per motivi che a me poco interessano. Siamo stati premiati dal consiglio regionale per l’attività incessante fatta durante il Covid. Mi sembra che qualche testata blasonata la pensasse in un modo diverso ma poi, alla fine, i fatti smentiscono determinate situazioni. Abbiamo fatto cento corsi di formazione da gennaio e ne abbiamo cinque, tutti in presenza, dal primo luglio. Attualmente in piattaforma Sigef abbiamo venti corsi. Da gennaio a luglio il Molise ha centoventi corsi. Calabria zero, Campania quattro, Puglia due, Abruzzo cinque o sei, Sicilia una decina, Basilicata zero. Questi sono i numeri. L’Ordine del Molise è attivo. Lunedì mattina (domani 21 giugno 2021, nda) presenteremo il protocollo di intesa con l’Ordine degli Psicologi del Molise, nel pomeriggio firmeremo lo studio di fattibilità con il Corecom. L’Ordine del Molise è l’unico in Italia che farà monitoraggio.»

 

Che significa? «Significa che la Regione offre il materiale e i soldi e l’Ordine dei giornalisti contrattualizza, tramite bando pubblico, e offre la possibilità di far fare una nuova esperienza ai colleghi per tre anni. Una partita di giro che ho cercato per far imparare qualcosa a chi non sa e per far aumentare l’esperienza a chi già sa dando un riconoscimento che è più morale che economico. Poi faremo il corso Lis (lingua dei segni, nda), sempre con bando di gara. Siamo il primo Ordine che fa un corso di sensibilizzazione e di alfabetizzazione con due docenti esperti. E stiamo lavorando per la ricerca di una nuova sede.»

 

Fino a qualche tempo fa si parlava di una sede staccata anche ad Isernia. Il progetto è tramontato? «Sto aspettando, visto che il presidente della Provincia non si decide. Ci aveva fatto una promessa. Come per il concorso, dove il risultato finale doveva uscire il 31 marzo. Il termine è passato, la pandemia è passata, i giornalisti del Molise hanno bisogno di sapere che fine abbia fatto questo concorso. E abbiamo bisogno di sapere se avremo una sede staccata ad Isernia. Ci sono 700 colleghi che aspettano di sapere se abbiamo diritto o se questo diritto non c’è più. Perché se non c’è più ci rivolgeremo ad altre istituzioni. Mi sembra che al Comune di Isernia si vota. Avevo voluto evitare di andare al Comune di Isernia, visto che si rinnova l’amministrazione. Perciò avevo pensato di rivolgermi alla Provincia. Se dobbiamo ancora aspettare le calende greche potrei anche ringraziare il presidente della Provincia.»                      

 

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